Si è svolto l'incontro con il MAECI, con all’ordine del giorno l’informativa sullo stato delle nomine e le graduatorie esaurite.
Si è svolto l'incontro con il MAECI, con all’ordine del giorno l’informativa sullo stato delle nomine e le graduatorie esaurite.
Le priorità che dovrà affrontare il nuovo Governo sono la lotta al precariato, la firma immediata del contratto e i vincoli sulla mobilità da cancellare che tengono tanti lavoratori, soprattutto donne, lontano dai loro affetti: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. In un’intervista a Orizzonte Scuola, il sindacalista autonomo ha detto che “agli insegnanti bisogna riconoscere prima di tutto la dignità e questa passa dalla lotta al precariato. Non si può più tollerare che la scuola italiana sia precaria”. Quindi, Pacifico ha ribadito che occorre adoperarsi con celerità per il rinnovo del contratto, scaduto da quasi quattro anni, con l’obiettivo di arrivare alla firma prima di dicembre, e cambiare le norme che regolano trasferimenti, assegnazioni provvisorie e utilizzazioni del personale scolastico.
I continui errori sull’attribuzione delle nomine del personale docente, attraverso delle Graduatorie provinciali delle supplenze tutte da rivedere, stanno confermando la scarsa vena organizzativa del ministero dell’Istruzione sul reclutamento scolastico: a sostenerlo è il sindacato Anief che negli ultimi giorni ha presentato formale richiesta al Ministero dell’Istruzione per accedere al codice sorgente telematico da cui con ogni probabilità deriva il caos-nomine che sta caratterizzando questo inizio di anno scolastico, con danno non indifferente sulla didattica, a partire da quella ‘speciale’ di sostegno agli alunni disabili. Inoltre, il sindacato autonomo ha chiesto ai dirigenti dello stesso ministero, nella riunione di ieri con l’amministrazione, di introdurre delle urgenti modifiche al sistema organizzativo e informatico.
Il Ministero dell’Istruzione sta seriamente valutando importanti modifiche da apportare al sistema informatizzato per l’assegnazione delle supplenze: lo si appreso nell’incontro tra amministrazione centrale e sindacati rappresentativi svolto il 5 ottobre. Durante il confronto, Anief ha illustrato ai dirigenti del Ministero e ai tecnici informatici le modifiche necessarie per rendere più funzionale il sistema delle nomine e garantire l’assegnazione degli incarichi secondo il principio meritocratico.
In Italia gli stipendi iniziali degli insegnanti non sono solo modesti e abbondantemente sotto l’inflazione, inoltre dopo 35 anni di servizio crescono nemmeno del 50%; ci sono Paesi europei, invece, come Irlanda, Cipro, Paesi Bassi e Polonia, dove lo stipendio iniziale degli insegnanti può aumentare di oltre il 60% già nei primi 15 anni di carriera; in altri Paesi del Vecchio Continente, come il Portogallo, lo stipendio finale, dopo 34 anni di servizio addirittura supera il doppio di quello iniziale arrivando al 115,9%. Sono numeri e percentuali che potevamo immaginare, ma non in queste proporzioni, quelli contenuti nel rapporto di Eurydice sugli stipendi e le indennità degli insegnanti e dei capi di istituto in Europa, Teachers’ and School Heads’ Salaries and Allowances in Europe, 2020/2021, pubblicato in corrispondenza della Giornata mondiale degli insegnanti svolta ieri.