L'incontro odierno era volto a trovare soluzioni circa le modalità di impiego e distribuzione delle risorse aggiuntive (50 milioni per il personale TAB) già attribuite agli atenei
L'incontro odierno era volto a trovare soluzioni circa le modalità di impiego e distribuzione delle risorse aggiuntive (50 milioni per il personale TAB) già attribuite agli atenei
Valorizzare la professionalità dei docenti e del personale Ata, per andare oltre l’evidente appiattimento e la complicità mostrati dalle altre organizzazioni sindacali della scuola e della Conoscenza: è l’obiettivo dichiarato dall’Anief. Il messaggio è stato ribadito stamane a Palermo, nel salone degli Svevi del Palazzo del Gran Cancelliere, dove 50 dirigenti del giovane sindacato si sono confrontati con la segreteria nazionale dell’organizzazione sindacale rappresentativa.
Oggi l’Anief è stata audita in senato per parlare di “Istituzione assistente per autonomia e comunicazione nei ruoli personale scuola” presso le Commissioni riunite VII e X. Il sindacato che ha ben chiarito la necessità, nella definizione del profilo, di distinguerlo da quello dell'insegnante di sostegno, ha ribadito che bisogna incardinare nello Stato il personale il cui fabbisogno è stato definito un obbligo dalla legge 104. Si tratta di porre fine a 32 anni di abusi, di discriminazioni, di incertezze anche sulla continuità del lavoro di figure fondamentali per garantire il diritto allo studio dei nostri ragazzi e delle nostre ragazze.
“È arrivato il momento di tutelare il diritto allo studio degli alunni con disabilità: diciamo addio ai posti in deroga, perché sono tutte cattedre libere che devono andare in organico di diritto, e poiché abbiamo oltre 70mila docenti di sostegno non specializzati ci aspettiamo un immediato aumento consistente del numero dei posti a disposizione per il Tfa sostegno: ne sono necessari almeno 50mila. Inoltre, per questo ciclo di formazione sarà importate che il numero dei posti messi a bando dagli atenei si determini sulla base di un requisito prioritario: il fabbisogno locale di cattedre e non le disponibilità degli atenei ad organizzare i corsi”. A dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando le possibili modifiche dell’ordinanza ministeriale 112 sulle Gps per il riconoscimento dei titoli conseguiti all’estero.
a bene l’apertura del ministero dell’Istruzione e del Merito ad oltre 11mila precari con titoli abilitanti e di specializzazione acquisiti all’estero, frutto dell'Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato e delle centinaia di ordinanze del TAR Lazio che negli scorsi mesi hanno obbligato l'amministrazione a valutare tempestivamente le richieste e a nominare un commissario ad Acta. “La possibile modifica dell’Ordinanza ministeriale sulle GPS – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief - è un atto dovuto per uno Stato membro dell’Unione che a nostro avviso doveva arrivare molto prima, ma ora occorre intervenire rapidamente su questo e su altri provvedimenti per evitare l’ennesima guerra tra precari, che qualcuno sta già fomentando”.