Dall'ultimo rapporto semestrale realizzato dall'agenzia che rappresenta il Governo ai tavoli con i sindacati per il pubblico impiego, risulta che nei primi anni del Duemila la contrattazione "aperta" di secondo livello ha comportato un aumento annuo delle buste paga degli statali in media del 4-5%; in quelli successivi al 2006 ci si è attenuti al contratto nazionale, cercando di non andare oltre la parte tabellare, ma ciò non è servito a stare dentro i limiti della finanza pubblica facendo scattare il blocco. A cui è seguita, "l'assenza di crescita delle retribuzioni contrattuali", con conseguenti "andamenti negativi delle retribuzioni di fatto" scese pure dell'1%.
Marcello Pacifico (Anief-CIsal): sommando il blocco dell'indennità di vacanza contrattuale, che ha portato ad una perdita pari al 9,5 per cento, con quello dei mancati aumenti rispetto al costo della vita, di portata anche leggermente superiore, oggi per rimettere in sesto i contatti dei lavoratori statali serve un incremento complessivo almeno del 20 per cento. Ma siccome i cittadini godono tutti degli stessi diritti - conclude Pacifico - noi non ci stiamo a queste discriminazioni e porteremo avanti la nostra battaglia sono in fondo, in tutte le sedi legali e legislative.
Progettare il censimento delle Torri costiere dell'Abruzzo per la loro preservazione e valorizzazione turistica creando continuità col modello Pugliese.
Centro Polifunzionale - via Mazzini, Pineto - Teramo. Interviene il prof. Marcello Pacifico.
La modesta riduzione di risorse si evince da un approfondimento del rapporto Ocse 'Education at a Glance 2015' sui sistemi di istruzione di 38 Paesi messi a confronto: ci collochiamo al 31esimo posto, con la spesa per l’istruzione pari al 7,4% di quella pubblica complessiva. Contro la media dell’11,6%. Anche a livello universitario gli investimenti languono: il Belpaese investe per gli atenei la seconda quota più bassa dopo il Lussemburgo, più o meno come Brasile e Indonesia.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il futuro è nero, perché per ammissione del nostro Ministero dell’Economia, la spesa pubblica per l’Istruzione rispetto al Pil sarà in continuo calo almeno fino al 2035. Eppure è risaputo che un giovane ben formato e preparato rappresenta una risorsa in più, non solo per la cittadinanza, ma anche per rilanciare lo sviluppo economico del Paese. Questa tesi, non la insegna soltanto Jean-Paul Fitoussi, ma lo praticano da tempo, con successi indiscussi, la cancelliera Angela Merkel e il presidente Barack Obama.