Per il sindacato, è necessario che dalle aule di Camera e Senato vengano spazzate via polemiche e malignità, con i parlamentari chiamati a prendersi la responsabilità di attuare un piano di allargamento degli organici della scuola dell’infanzia, nell’ambito della riforma 0-6 anni, al fine di migliorare la qualità della formazione primaria e, nel contempo, stabilizzare tutti quei docenti con diploma magistrale che chiedono da tempo legittimamente l’immissione in ruolo. E laddove si esauriscano le GaE, si dia la possibilità di immettere in ruolo dalla seconda fascia della graduatoria d’Istituto. Lo stesso dovrebbe essere fatto per tutte le altre discipline senza più candidati.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): le GaE non si toccano. Finché anche un docente precario vi rimarrà dentro. Lo sa bene lo stesso Governo, che in passato ha espresso l’intenzione di metterne in dubbio la funzionalità. Invece, il Parlamento ha confermato, con la stessa L. 107/15, la piena titolarità delle Graduatorie ad esaurimento. Che anche in futuro non potranno, di certo, mutare la loro funzione. Ancor di più, ora che decine di migliaia di diplomati magistrali ricorrenti potrebbero avere il via libera definitivo dai giudici per esservi inseriti a ‘pettine’.
“La continua messa in discussione delle Graduatorie ad esaurimento dei docenti precari della scuola e della sua valenza per estrapolarne i docenti ai fini dell’immissione in ruolo non ha motivo di esistere: è giunta l’ora, piuttosto, che il Parlamento spazzi via polemiche e malignità, prendendosi la responsabilità di attuare un piano di allargamento degli organici della scuola dell’infanzia, al fine di migliorare la qualità della formazione primaria e, nel contempo, stabilizzare tutti quei docenti con diploma magistrale che chiedono da tempo legittimamente l’immissione in ruolo”. A dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal.
“È per questo motivo – continua Pacifico - che abbiamo chiesto più volte di anticipare l’obbligo scolastico a 5 anni di età, trovando consensi anche nel Ministro Giannini.Questo progetto potrebbe essere realizzato da subito, nell’ambito della riforma 0-6 anni. Perché attraverso l’avvio di classi “ponte”, affidate a docenti dell’infanzia e primaria in compresenza, si migliorerebbe decisamente la formazione iniziale, e si permetterebbe l’incremento di 75mila nuovi maestri. I quali potrebbero essere assorbiti, laddove si esauriscano le GaE, anche dalla seconda fascia della graduatoria d’Istituto. Lo stesso dovrebbe essere fatto per tutte le altre discipline senza più candidati nelle rispettive graduatorie ad esaurimento”.
A questo proposito, Anief ricorda che, sino a legge contraria, di cui ad oggi non si ha notizia nemmeno a livello di intenzioni, la materia rimane regolata, normativa alla mano, dall'articolo 1, comma 605, lettera c), della Legge 27 dicembre 2006, n. 296. La stessa Legge 107/2015, alla lettera c) del comma 109, ha previsto che “c) per l'assunzione del personale docente ed educativo, continua ad applicarsi l'articolo 399, comma 1, del testo unico di cui al decreto legislativo 16 aprile 1994, n. 297, fino a totale scorrimento delle relative graduatorie ad esaurimento; i soggetti iscritti nelle graduatorie ad esaurimento del personale docente sono assunti, ai sensi delle ordinarie facoltà assunzionali, nei ruoli di cui al comma 66, sono destinatari della proposta di incarico di cui ai commi da 79 a 82 ed esprimono, secondo l'ordine delle rispettive graduatorie, la preferenza per l'ambito territoriale di assunzione, ricompreso fra quelli della provincia in cui sono iscritti”.
“Perché le GaE non si toccano: finché anche un docente precario vi rimarrà dentro, dovranno essere lasciate in vita come uno dei due canali d’accesso all’immissione in ruolo. Lo sa bene lo stesso Governo in carica, che in passato ha espresso l’intenzione di metterne in dubbio la funzionalità. Invece, il Parlamento ha confermato, con la stessa riforma, la piena titolarità delle Graduatorie ad esaurimento. Che non potranno, di certo, mutare la loro funzione. Oggi come in futuro. Ancora di più, ora che decine di migliaia didiplomati magistrali ricorrenti potrebbero avere il via libera definitivodai giudici per esservi inseriti a ‘pettine’”, conclude il presidente nazionale Anief.
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