Intervento del prof.Marcello Pacifico, presidente Anief, sulla mancanza dei docenti di sostegno, dal minuto 13.10.
Intervento del prof.Marcello Pacifico, presidente Anief, sulla mancanza dei docenti di sostegno, dal minuto 13.10.
Oggi a Biella si è toccato il fondo: i dirigenti convocano decine e decine di docenti precari per la stipula della supplenza annuale sui posti vacanti ma, a metà mattina, arriva la ‘doccia fredda’. Tutti a casa, per non meglio precisati “motivi tecnici”. È inutile scrivere il disappunto e l’amarezza dei docenti che gli altri anni avevano sottoscritto il contratto prima dell’inizio delle lezioni, al massimo qualche giorno dopo; e pensare che Biella, assieme a Vercelli e poche altre doveva essere una delle province più fortunate. A Torino non vi è traccia delle convocazioni e le nomine si svolgeranno a fine mese, se non a inizio novembre; non va meglio a Napoli dove, solo stamani, sono uscite le assegnazioni provvisorie e le utilizzazioni della primaria; a Roma si procede a singhiozzo; a Cagliari le nomine annuali sono state spostate. Intanto, gli alunni e le famiglie continuano ad assistere agli anti-didattici “balletti” dei docenti e attendono invano l’arrivo di coloro che rimarranno sino al termine delle lezioni. Tali docenti continuano, quasi dappertutto, le attività a orario ridotto: si rinnova quotidianamente, così, il triste rito delle ‘classi smembrate’ con gli alunni smistati a piccoli gruppi.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): occorre individuare, ad oggi, ancora quasi tutti i 100mila precari annuali, di cui 40mila di sostegno, con un alunno disabile su tre senza insegnante specializzato e tanti casi di alunni lasciati soli; una bella fetta di docenti “potenziatori” si sono rivelati diversi da quelli chiesti dai collegi dei docenti e, quindi, inutilizzabili, fungendo in alta percentuale da “tappabuchi”. Il tutto viene gestito da dirigenti scolastici oberati di lavoro: uno su tre è costretto a gestire più di un Istituto, con punte di 21 sedi; i vicari non possono avere più l’esonero e in mancanza di un collega del potenziamento della medesima disciplina devono inventarsi un éscamotage. Le graduatorie d’Istituto per le convocazioni sono prive di candidati e si ricorre alla messa a disposizione per le supplenze; ai docenti abilitati Pas, Tfa, Sfp e all’estero dopo il 2011 viene impedito, invece, di spostarsi di provincia salvo, poi, puntare sull’inserimento nelle GaE grazie alle sentenze favorevoli in tribunale. È sempre più chiaro che la riforma sia un vero flop.
IL GIORNO - IL SOTTOSEGRETARIO: MIA FIGLIA E' DISABILE "NESSUNO DEVE RESTARE FUORI DA SCUOLA"
LA NAZIONE - IL SOTTOSEGRETARIO: MIA FIGLIA E' DISABILE "NESSUNO DEVE RESTARE FUORI DA SCUOLA"
Ben quattro vittorie in tribunale messe a segno dall’ANIEF in favore dei docenti precari cui il Ministero dell'Istruzione continua a negare il diritto al medesimo trattamento economico riconosciuto ai lavoratori a tempo indeterminato. Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Giovanni Rinaldi ottengono piena soddisfazione presso i Tribunali del Lavoro di Ivrea, Torino e Vercelli con la condanna del MIUR per violazione delle direttive comunitarie e illecita disparità di trattamento posta in essere nei confronti di quattro docenti precari cui è stato riconosciuto un risarcimento complessivo che supera i 35.000 Euro.
A tre settimane dall’inizio delle lezioni, le lungaggini dell’amministrazione continuano a lasciare scoperte tantissime cattedre, a discapito degli alunni “certificati”, per via di una norma assurda che lascia ai precari un posto su tre benchè vacanti. Presso l’istituto di Casalecchio di Reno, il Dirigente scolastico ha convocato i genitori per concordare giorni e orari nei quali i ragazzi disabili possono stare a casa che, così, seguiranno le lezioni solo in determinati giorni e fasce orarie.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): siamo all’epilogo di quanto denunciamo da tempo. Gli errori fatti in Parlamento sui disabili e le lungaggini per assegnare le supplenze annuali stanno provocando un danno su più fronti: nello stesso tempo, infatti, mandando i disabili a scuola “a turno”, si nega loro il diritto allo studio, si determina una discriminazione rispetto agli studenti normodotati e si produce un ulteriore problema organizzativo alle famiglie che, infatti, hanno già manifestato in diversi casi il proprio dissenso.
Prosegue, intanto, l’iniziativa gratuita Anief “Sostegno: non un’ora di meno!”, attraverso cui viene messo a disposizione delle famiglie un modello di lettera per richiedere sin dal primo settembre le ore di sostegno per l’intera durata dell’orario di servizio settimanale dell’insegnante specializzato: se non saranno erogate le ore di sostegno necessarie in questi primi giorni di scuola o in caso di inadempienze, le segnalazioni possono essere già raccolte dal sindacato inviando una email a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
Proprio nell’anno di attuazione della Buona Scuola, il Miur continua a risparmiare sul personale Ata. Alla cancellazione di 47mila posti, per via del dimensionamento di Tremonti-Gelmini, ha fatto seguito quest’anno la sparizione di altre 2.020 unità. Dagli istituti cresce, così, la richiesta di incremento di organico. Il Miur risponde ma sempre con il “bilancino”: in tutta la Sicilia è stato implementato di soli 80 posti. La Lombardia ne ha ricevuti appena 239 in deroga ma non bastano, comunque, a sopperire il taglio dei 392 del 2015. Intanto, le assunzioni rimangono solo annunciate e anche il “potenziamento” ha rispecchiato tale logica: è giunta una mole consistente di lavoro in più ma neanche un posto. In questa situazione di emergenza, il minimo che potesse fare il Miur era cancellare la norma taglia-supplenze brevi: non è stato fatto e, in compenso, l’amministrazione continua a tenere nascosti migliaia e migliaia di posti liberi.
Marcello Pacifico (presidente Anief): come si può investire nella scuola e, poi, risparmiare sui suoi elementi portanti? Abbiamo sempre più l’impressione che contro il personale Ata ci sia una sorta di accanimento: non si spiegherebbero, infatti, dopo due anni di blocco del turn over per via del mai compiuto assorbimento dei lavoratori delle province, le 10mila assunzioni annunciate in estate dal sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, ma di cui si sono perse le tracce. Non si comprenderebbe, inoltre, neppure la comunicazione di volontà, fatta ai sindacati solo pochi giorni fa, di realizzare un piano straordinario di immissioni in ruolo a favore del personale Ata attraverso la Legge di Stabilità ma, per il quale, ancora non si sa nulla sulla copertura economica. Nella logica degli annunci incompiuti, vi è anche il promesso concorso per Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi.
Sondaggio Swg: per il 67 per cento dei docenti i presidi hanno troppi poteri ed è sbagliata l'assegnazione di un premio. Per il 64 per cento via studenti e genitori nei comitati di valutazione. Gilda: "Se il governo vuole la pace faccia retromarcia sulla chiamata diretta". Puglisi (Pd): "Nuovo contratto e attenzione ai precari". Il sindacato Anief ha reso pubblico uno studio Eurostat che ricorda come l’Italia abbia i maestri delle scuole elementari e gli insegnanti delle superiori “più vecchi d’Europa”.
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