Nuova condanna ottenuta dall'Anief in Consiglio di Stato a carico del Ministero dell'Istruzione per inadempienza: imposta l'immediata esecuzione degli ordini giudiziali e individuato un commissario ad acta che sostituirà l'Amministrazione in caso di ulteriori ritardi.
Con una nuova ordinanza ottenuta dall'Avvocato Anief Michele Ursini, il Consiglio di Stato condanna il Miur per inadempienza e impone l'immediato rispetto degli ordini giudiziali individuando un commissario ad acta in caso il Ministero dell'Istruzione non esegua con rapidità ed efficacia gli ordini del tribunale rivalutando le domande di trasferimento presentate nel 2016 da altri 20 docenti “vittime” dell'algoritmo impazzito. L'avvocato Ursini aveva già ottenuto provvedimento favorevole che riparava agli errori di quell'algoritmo ministeriale e imponeva una valutazione ponderata delle domande di mobilità in base al merito. Ora il Miur viene nuovamente condannato al pagamento di 1.500 Euro di spese di ottemperanza con l'ulteriore aggravio dell'onere del compenso di 1.500 Euro per il commissario ad acta già individuato e che opererà in caso l'Amministrazione si ostini a non eseguire gli ordini entro 30 giorni. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “Il Ministero non potrà più indugiare e dovrà rispettare le determinazioni del Consiglio di Stato come avrebbe dovuto fare sin da subito. Nelle procedure di trasferimento l'unico vero criterio costituzionalmente orientato è quello del merito e con la rappresentatività lo ribadiremo nella contrattazione collettiva prodigandoci perché i diritti di tutti i lavoratori della scuola vengano rispettati ab origine e senza ritardi”.
C’è anche chi aspetta da febbraio. Sono i supplenti cosiddetti “brevi”, quelli che sostituiscono il personale di ruolo anche per alcuni giorni e che spesso devono caricarsi di spese per viaggi, trasferte e pernotti.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): È inaccettabile tutto ciò; se la situazione non si risolve entro le prossime ore siamo pronti a diffidare e mettere in mora l’amministrazione. Non bastava già percepire le buste paga più leggere d’Europa?
Udir, il giovane sindacato dei Dirigenti Scolastici, predispone il ricorso per sbloccare l'indennità di vacanza contrattuale e mette a disposizione una specifica diffida elaborata dal proprio Ufficio Legale propedeutica all'azione legale. Il ricorso si propone un recupero di 4.470 euro di arretrati e l'aumento di 184 Euro mensili a regime nel 2018.
La conoscenza della lingua inglese è divenuta obbligatoria per tutti i concorsi pubblici e non sarà consentito scegliere una qualsivoglia lingua straniera di preferenza: l’inglese sarà valutato in dalle commissioni giudicatrici. In alcuni bandi di concorso, potrebbero talvolta essere richieste altre lingue straniere. Ha innescato numerose polemiche il fatto di richiedere i requisiti obbligatori per partecipare al concorso Inps, in particolare l’obbligatorietà, per l’ammissione, di essere in possesso di una Certificazione B2. Questa richiesta perentoria ha generato un notevole malcontento tra coloro che aspiravano – e aspirano – a partecipare al concorso, perché in circa un mese di tempo è molto difficile prepararsi adeguatamente se non si ha già una conoscenza pregressa dell’idioma.
Al Network of legal Advisers, il 14 dicembre, dopo l’intervento del Research Manager di Eurofound, si è parlato di precariato e organizzazione dell’orario di lavoro. Gli avvocati Sergio Galleano e Vincenzo De Michele hanno commentato la relazione che hanno tenuto quali esperti della Commissione delle Petizioni del Parlamento Europeo, il 22 novembre scorso. Nel frattempo, Anief continua a citare lo Stato italiano presso tutte le istituzioni europee.
È stato dichiarato ammissibile anche il ricorso alla CEDU dopo il reclamo presentato al Consiglio d’Europa, mentre la Corte di Giustizia Europea si dovrà pronunciare anch’essa sulla legittimità dell’esclusione del personale scolastico di ruolo da forme risarcitorie, sull’entità del risarcimento per l’abuso dei contratti a termine (fermo dalle due alle dodici mensilità) e sulle ricostruzioni di carriera che riconoscono solo parzialmente i servizi pre-ruolo.
La Presidenza del Consiglio dei Ministri ha disposto la revoca della somma di 765.903,80 euro, relativa alle annualità 2012-2013, già assegnata alle regioni Molise e Sardegna e ha predisposto che venga riassegnata a favore delle Regioni Abruzzo, Campania, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Puglia, Sicilia, Toscana, Umbria e Veneto, al fine di attuare interventi da realizzarsi con le medesime finalità di cui all’art. 2, comma 276, della legge 24 dicembre 2007, n. 244, mediante appositi decreti del Presidente del Consiglio dei ministri. Per il sindacato, in una condizione come la nostra, dove gli edifici versano in condizioni disastrose, con presidi costretti a sobbarcarsi oneri e colpe non loro, non serve un balletto di cifre da una Regione all’altra.
Marcello Pacifico (presidente Udir): Non basta certo spostare delle risorse da una Regione all’altra per porre fine ai disastri delle nostre scuole; occorrono stanziamenti reali, per tutti gli istituti di tutte le regioni, visto che la metà di essi sono stati costruiti prima del 1971. Bisogna adottare con urgenza norme ad hoc, per evitare che succedano episodi spiacevoli, per tutti coloro che vivono le scuole, a cominciare dagli studenti, senza dimenticare i presidi che rischiano di finire in carcere per responsabilità certo non di loro competenza.
Il giovane sindacato dei presidi tenta in extremis di introdurre delle modifiche che permetterebbero ai nostri presidi di svolgere il lavoro senza colpevolezze non loro ed equiparandoli finalmente ai colleghi dell’area dirigenziale. In mancanza di una risposta, sarà inevitabile ricorrere in tribunale. A questo proposito, Udir ricorda che ha attivato specifici ricorsi al Giudice del Lavoro.
Il Tribunale di Palermo emana un decreto d'urgenza con cui riconosce la lesione del diritto all'istruzione e all'inclusione dell'alunno disabile e impone al Miur l'immediata cessazione del comportamento discriminatorio, attribuendo il numero di ore di sostegno ritenute necessarie per la sua corretta integrazione e formazione.
L'iniziativa “Sostegno, non un'ora di meno!” promossa dall'Anief a tutela dei diritti degli alunni con disabilità cui il MIUR nega il corretto numero di ore di sostegno, ottiene una straordinaria vittoria in tribunale e la dichiarazione di illegittimità dell'operato del Ministero dell'Istruzione con l'emanazione di un provvedimento d'urgenza da parte del Tribunale di Palermo che impone all'Amministrazione scolastica il pieno rispetto del diritto all'istruzione e all'inclusione dell'alunno disabile e l'immediata attribuzione del docente di sostegno per l'intero monte ore necessario. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “La tutela dei nostri figli più deboli è per noi motivo di orgoglio. Negare il corretto apporto del docente di sostegno all'alunno con disabilità pone in essere una vera e propria discriminazione e pensare di 'risparmiare' sui loro diritti, a nostro avviso, concretizza un fallimento per il sistema pubblico di istruzione”.
Il curioso invito al personale dirigenziale scolastico arriva dopo le diffide messe a disposizione dal nostro studio legale per ottenere dal 1° settembre 2015 la perequazione esterna della parte fissa della retribuzione di risultato. Quasi 12 mila euro all'anno di arretrati al netto dei progressivi aumenti previsti dal solo 2018.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.