Il Ministero dell’Istruzione ha comunicato che “nell’anno scolastico 2015/2016 652.641 studenti delle scuole secondarie di II grado hanno partecipato a percorsi di alternanza Scuola-Lavoro a fronte dei 273.000 dell’anno 2014/2015”. Il Miur ha, inoltre, presentato una serie di progetti che sulla carta puntano alla qualità: tuttavia, in realtà, le cose stanno diversamente perché vi è un vuoto riguardante pure il piano della sicurezza
Marcello Pacifico (presidente Anief e segretario confederale Cisal): senza un regolamento-base nazionale - un decreto specifico contenente le regole organizzative degli stage e gli enti accreditati presso la Camera di Commercio - i ragazzi rischiano di essere sfruttati e mal formati. È un passaggio cruciale e ineludibile: è da lì , infatti, che parte la formazione fuori scuola negli ultimi tre anni delle superiori. Con il regolamento, ci aspettiamo che si preveda un rimborso a favore degli studenti, anche minimo, per l’attività svolta in azienda.
Nella Legge di Bilancio non vi è alcun cenno alla copertura economica per le tanto annunciate immissioni in ruolo del personale ATA, né all’atteso concorso per Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi che, nei giorni scorsi, sembrava a un passo dal compimento. Questi, invece, i provvedimenti dati per sicuri: si prevede che con 200milioni di euro, 20-25mila cattedre si spostino dall’organico di fatto a quello di diritto e lo stanziamento di 300 milioni per finanziare le "deleghe" della Buona Scuola. Altri 100 milioni sono per gli istituti paritari; una quota ancora da definire prevede il potenziamento degli Istituti tecnici superiori e la decontribuzione per le aziende che assumono i giovani diplomati; 5 milioni di euro serviranno, ancora, a rafforzare l'Orientamento nelle scuole.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): chi governa continua a pensare che i tanti progetti e responsabilità introdotti con la scuola dell’autonomia si possano attuare caricando di ulteriori gravosi computi le attuali segreterie degli istituti, nonché i tecnici di laboratorio e i collaboratori scolastici, oggi già in servizio, oberati di lavoro. Davamo per scontato che la Legge di Stabilità contenesse dei finanziamenti a tale scopo: si continua, invece, a rimandare così come è avvenuto con il Concorso per Direttore dei Servizi Generali ed Amministrativi, atteso da più di 20 anni, annunciato nei giorni scorsi, ma neanche stavolta finanziato.
Ministro dell’Istruzione: l'inizio delle lezioni ha un periodo di completamento che va, ogni anno, fino alla fine di questo mese; si tratterebbe, dunque, di un ritardo qualora fossimo ancora a Natale in tale situazione e non sarà così. Con la Legge 107/2015 gli insegnanti di sostegno sono aumentati del 13% a conferma dell'attenzione riservata anche ai bisogni educativi speciali.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): iniziare le lezioni regolari a novembre, se va bene, non corrisponde a quanto previsto dalla Legge. Per non parlare del diritto allo studio degli alunni disabili, a cui le sentenze dei giudici rendono giustizia solo in corso d’anno, senza alcuna possibilità di ‘restituire’ i giorni persi per via della burocrazia. Ad avere responsabilità su questi ritardi inaccettabili è, però, anche il Parlamento che ha approvato una norma con cui si è posticipato il termine massimo previsto dal legislatore per le immissioni in ruolo del 31 luglio. A completare l’opera ci si è messo, poi, sempre il Miur, con una procedura concorsuale assurda con oltre la metà dei bocciati, una formazione delle commissioni complessa e le operazioni che, ad oggi, sono state concluse solo nel 60 per cento dei casi. Il Concorso a cattedra è andato a valutare il personale docente, già selezionato e abilitato all’insegnamento e ha persino costretto a rispondere, in soli 18 minuti, a unità di apprendimento specifiche che necessitavano di ben più tempo a disposizione: andando, così, a vanificare le valutazioni già espresse dalle commissioni universitarie sugli stessi candidati.
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