Roma, 13 giu. (AdnKronos) - "Il Ministero dell'Istruzione ha inviato una nota agli Usr per invitarli a dare avvio entro il 30 giugno allacostituzione delle scuole in rete. Se si somma questa indicazione con la regionalizzazione degli organici, la chiamata diretta e la facoltà dei capi d'istituto di smistare il corpo docente, pure su organico potenziato, tutte previste dalla Legge 107/2015, si comprende il vero obiettivo: la perdita definitiva della titolarità del personale docente della scuola pubblica. Un piano che da settembre sarà già esecutivo". Lo sottolinea l'Anief-Cisal in una nota. "Si stanno ponendo le basi - afferma Marcello Pacifico - perché un preside possa avere facoltà di decidere se un docente finito negli ambiti dovrà rimanere sull'organico tradizionale o scivolare nell'organico potenziato. In questo modo, tramonta l'idea degli insegnanti titolari su materia curricolare. Dal prossimo anno, prepariamoci al docente transumante: prima scelto, poi utilizzato come tappabuchi, anche su materie affine e per le quali non è abilitato, e alla fine rigettato nella mischia all'occorrenza".
A pochi giorni dalla scadenza dei contratti stipulati solo transitoriamente al 30 giugno ancora nessuna traccia dell’intervento di proroga annunciato lo scorso settembre dal Miur. Anief diffida il Ministero a provvedere tempestivamente, in caso contrario si preannuncia l’ennesima ondata di ricorsi.
Il Ministero dell’Istruzione ha inviato una nota agli Usr per invitarli a dare avvio entro il 30 giugno alla costituzione delle scuole in rete. Se si somma questa indicazione con la regionalizzazione degli organici, la chiamata diretta e la facoltà dei capi d’istituto di smistare il corpo docente, pure su organico potenziato, tutte previste dalla Legge 107/2015, si comprende il vero obiettivo: la perdita definitiva della titolarità del personale docente della scuola pubblica. Un piano che da settembre sarà già esecutivo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): si stanno ponendo le basi perché un preside possa avere facoltà di decidere se un docente finito negli ambiti dovrà rimanere sull’organico tradizionale o scivolare nell’organico potenziato. In questo modo, tramonta l’idea degli insegnanti titolari su materia curricolare. Dal prossimo anno, prepariamoci al docente transumante: prima scelto, poi utilizzato come tappabuchi, anche su materie affine e per le quali non è abilitato, e alla fine rigettato nella mischia all’occorrenza.
L’Anief ottiene una nuova condanna a carico del Ministero dell’Istruzione per illegittima reiterazione ed abuso di contratti a termine su posti vacanti. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Denis Rosa ottengono ragione in tribunale in favore di un nostro iscritto e il riconoscimento della violazione, da parte della Pubblica Amministrazione, di norme imperative, dettate dall’Unione Europea, riguardanti il divieto di impiego di lavoratori a tempo determinato oltre il limite consentito e per sopperire a carenze di organico stabili e non transitorie. Riconosciuto, anche, il diritto del lavoratore precario a percepire gli scatti di anzianità nella medesima misura attribuita ai lavoratori a tempo indeterminato.
ANSA - Scuola: Anief, prof precaria da 14 anni risarcita con 35.000
(ANSA) - ROMA, 11 GIU - "Quando il Ministero dell'Istruzione rimanda sine die l'assunzione a tempo indeterminato di un insegnante della scuola pubblica produce una 'condotta illecita', abusando dell'istituto dei contratti a termine per coprire esigenze di organico stabili ed evidentemente non transitorie". Lo ha scritto, nero su bianco, secondo quanto riferisce l'Anief, il giudice del lavoro di Reggio Emilia, esaminando il ricorso di una precaria con 14 anni di supplenze alle spalle, tutte sino al 30 giugno o al 31 agosto. La docente, dopo anni di "gavetta" infinita, si è rivolta ai legali dell'Anief, ottenendo un risarcimento danni pari a 35 mila euro. Nella sentenza, il giudice ha spiegato - riferisce il sindacato - che il comportamento del Miur "certamente non può rimanere senza sanzioni, altrimenti rimanendo inattuato il principio più volte ribadito dalla Corte di Giustizia, secondo il quale le misure alternative alla conversione devono rivestire un carattere non soltanto proporzionato, ma altresì sufficientemente energico e dissuasivo per garantire la piena efficacia delle norme adottate in attuazione dell'accordo quadro". "Pertanto, sulla base di tali premesse - aggiunge l'Anief - è giunto alla condanna del Ministero dell'Istruzione e al risarcimento di ben nove mensilità dell'ultima retribuzione, in favore della ricorrente. Inoltre, lo stesso giudice del lavoro del capoluogo emiliano, ha stabilito il diritto 'al pagamento delle relative differenze retributive, in ragione dell'anzianità di servizio maturata, quantificata in 18.074,93 euro, oltre interessi legali dal deposito della sentenza al saldo' e anche il riconoscimento mensile dello scatto stipendiale previsto dal Contratto collettivo nazionale per il personale assunto a tempo indeterminato, pari a 257,77 euro da liquidare mensilmente' nella busta paga della ricorrente".
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ROMA, 11 GIU - I tempi del concorso per dirigenti scolastici "si allungano e il Governo annuncia la miseria di 200 assunzioni: anche il prossimo anno più di mille scuole rimarranno acefale". La denuncia arriva dall'Anief. "Il numero risibile di stabilizzazioni di presidi, peraltro già previsto dalla Legge n.107/2015, avverrà - sottolinea il sindacato - tramite lo scorrimento delle graduatorie del concorso del 2011. L'attenzione si sposta sulla selezione nazionale: solo che con il bando pronto, i tempi dell'iter, che prevede l'esame anche della Funzione Pubblica e del Mef, non sono brevissimi e la procedura concorsuale non potrà concludersi a settembre, ma solo nel 2017. Per i Dsga va ancora peggio: si continuano a utilizzare gli amministrativi, che in cambio di una maggiorazione di stipendio quasi insignificante continueranno a farsi carico di responsabilità enormi. Non avendo, tra l'altro, mai avuto una formazione specifica per attuare al meglio il compito di Direttore dei servizi generali e amministrativi". "Per uscire da questo ingorgo di scuole, tutte concentrate sullo stesso capo d'istituto - afferma Marcello Pacifico, presidente dell'Anief - bisognava far partire prima di subito il concorso per dirigenti scolastici. Non è stato fatto, perché hanno prevalso le lungaggini cui siamo, purtroppo, abituati". (ANSA).
Il Tribunale del Lavoro accoglie il ricorso Anief, riconoscendo la violazione da parte del Ministero di norme di carattere imperativo perché afferenti al diritto comunitario, a partire dalla Direttiva 1999/70/CE. Gli avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli e Irene Lo Bue ottengono una sentenza esemplare, in favore dei docenti precari, confermando l’illegittimo abuso da parte dell’amministrazione scolastica dei contratti a termine e che la normativa italiana risulta irrispettosa dei dettami euro-unitari perché “consente - di fatto - di soddisfare esigenze permanenti e durevoli delle scuole statali, derivanti dalla mancanza strutturale di personale di ruolo” e discrimina i docenti a tempo determinato non riconoscendo loro le medesime progressioni stipendiali previste per i docenti di ruolo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): abbiamo ottenuto giustizia e continueremo a batterci in tutte le sedi opportune per condurre il Ministero dell’Istruzione al pieno rispetto di tutti i lavoratori precari della scuola che hanno diritto alla stabilizzazione, invece allontanata nel tempo abusando della loro professionalità.
Il giovane sindacato rammenta che è possibile ricorrere, tramite il portale Anief, per chiedere l’immissione in ruolo, il riconoscimento degli scatti stipendiali e l’estensione dei contratti dal 30 giugno al 31 agosto. È possibile, infine, ricorrere per farsi riconoscere, ai fini della mobilità, il servizio pre-ruolo con il medesimo punteggio attribuito al servizio di ruolo.
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