Il Governo pronto a far cadere le barriere: il nido non sarà più un servizio a domanda individuale e si trasformerà in carattere educativo. Con la gestione che rimarrà dei Comuni e il Miur a fare da supervisore. Tuttavia, la vera riforma sarebbe stata quella di anticipare la scuola dei bambini, dando finalmente a tutti loro la possibilità di fruire dei servizi sociali fondamentali, oggi distribuiti in modo gravemente diseguale da Nord a Sud perché dipendenti dagli Enti Locali messi in ginocchio dai tagli.
Marcello Pacifico (Anief): è giunta l’ora di attuare quella riforma dei cicli che faccia iniziare la scuola con 12 mesi di anticipo, in modo da permettere ai nostri bambini di essere guidati prima nella sempre più difficile gestione del flusso di informazioni e stimoli. Con l’obbligo di rimanervi fino alla maggiore età. Non può essere un caso che 12 Paesi europei prevedono un periodo di frequenza obbligatorio della scuola più lungo del nostro.