Meeting "La Scuola che cambia, cambia l`Italia": nebbia fitta sul piano di assunzioni dei docenti
Sui contenuti del decreto (52 articoli) che il Consiglio dei Ministri discuterà il 27 febbraio, solo indiscrezioni di fonte giornalistica.
Meeting "La Scuola che cambia, cambia l`Italia": nebbia fitta sul piano di assunzioni dei docenti
Sui contenuti del decreto (52 articoli) che il Consiglio dei Ministri discuterà il 27 febbraio, solo indiscrezioni di fonte giornalistica.
Intervista del presidente Marcello Pacifico al GR1 delle ore 13,00 del 23 febbraio dal minuto 8,08 al minuto 9,30.
Che stia per diventare davvero più «buona» è ancora in discussione, ma di fatto la scuola cambia: ieri Matteo Renzi, con il ministro Giannini e il sottosegretario Faraone, ha presentato la riforma che sta per trasformare il settore dell'Istruzione. L'occasione è stata il primo compleanno del suo Governo: l'evento, «La Scuola che cambia, cambia l'Italia», è stato organizzato dal Partito Democratico.
Le rassicurazioni giunte ieri a Roma nel corso della presentazione della riforma ‘La Buona Scuola’, in occasione del primo anno del Governo Renzi, non reggono: la realtà è che i numeri sulle assunzioni indicati nel corso della giornata PD sono al ribasso e che per tanti supplenti non vi è alcuna garanzia, malgrado fossero in possesso dei titoli e dei servizi per accedere all’immissione in ruolo. Si cominci con lo stabilizzare il 90 per cento dei precari con supplenza annuale al 30 giugno: in realtà lavorano su posti vacanti e rientrano nei parametri indicati dalla Corte di Giustizia europea lo scorso 26 novembre.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): immetterli in ruolo comporterebbe un guadagno per le casse pubbliche di un miliardo e mezzo. Inoltre, assumendoli si collocherebbero questi docenti all’interno dell’organico funzionale, mettendo davvero gli istituti scolastici nella condizione di poter attuare quella autonomia che da 15 anni è stata introdotta solo sulla carta. Le altre emergenze sono l’incremento del tempo scuola e dello stipendio del personale.
«Nel ddl delega e nel decreto mettiamo il tentativo di affrontare tutti i temi», spiega il premier, contestato da alcuni precari. «Ascoltiamo tutti, ma poi si decide».
1) Martedì prossimo si aprono i seggi per le elezioni di rinnovo delle RSU
Chiediamo ai colleghi, docenti e ATA, di votare, nei giorni del 3,4,5 marzo pp.vv, i nostri candidati.
2) Simulazione Nazionale II prova Licei Scientifici
In collaborazione tra la D.G. per gli ordinamenti scolastici e la valutazione del sistema nazionale di istruzione e i licei scientifici.
3) Il 54,8% degli studenti diplomati nei corsi postsecondari ITS ha una occupazione lavorativa
Risulta da uno studio che l’Osservatorio sugli Istituti Tecnici Superiori (creato dal Cnos/Fap e dal Censis) ha condotto su un campione di 518 diplomati, in prevalenza maschi di età tra 21 e 25 anni.
4) La delibera del Collegio docenti di adozione del registro elettronico vincola anche i supplenti
La redazione di orizzontescuola.it segnala (19 febbraio) che alcune scuole non hanno fornito ai docenti precari le chiavi d’accesso ai registri elettronici dei titolari che sostituiscono.
5) Dati provvisori sulle iscrizioni alle scuole superiori per l’a.s. 2015-16: il declino del Liceo classico
Chiuse domenica le iscrizioni online, il Corriere della sera fornisce qualche indiscrezione.
Per il sindacato è stata deludente la presentazione della riforma de ‘La Buona Scuola’, in occasione del primo anno del Governo Renzi: le parti che tutto il personale e gli studenti attendevano non sono state, infatti, affrontate, lasciando intatte perplessità e limiti. L’Anief, che proprio sulla prima bozza del progetto di riforma nelle ultime settimane si è recato nelle scuole confrontandosi con oltre 10mila lavoratori, ricorda che tra le priorità ci sono assunzioni, merito, stipendi, attività aggiuntive, organici, funzioni, tempo scuola.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): ancora troppa confusione sulle 150mila assunzioni. Renzi dice che vuole eliminare il precariato, ma si continuano ad avere poche garanzie su larghe fette di personale che hanno diritto all’immissione in ruolo. Anche gli Ata penalizzati. Il merito dei docenti? Nessuna preclusione, ma prima si allinei lo stipendio. Mancano poi norme a tutela degli scatti e delle mensilità estive dei precari. Bene il potenziamento dell’alternanza scuola-lavoro, ma serve una riforma complessiva. Sull’introduzione dell’arte e della musica tutti d’accordo, però ricordiamoci che le discipline da introdurre sono diverse e hanno bisogno di un tempo scuola allargato.
ANIEF ha organizzato un convegno per analizzare gli scenari sulla stabilizzazione dei precari del pubblico impiego, tre mesi dopo la storica sentenza della Corte di Giustizia europea sul precariato scolastico.
Una sentenza i cui effetti vanno ben oltre il mondo della scuola e investono tutti i comparti pubblici e il privato. Sindacalisti, giuristi, avvocati e giudici ne discuteranno lunedì 2 marzo, dalle 14.30 alle 19.30, presso la Sala Giolitti del Centro Congressi “Torino incontra”, in Via Nino Costa n. 8, Torino.
No ai profili sanitari, all’utilizzo del personale in organico funzionale, al blocco della mobilità decennale o curricolare. Sì alla formazione specialistica sul modello dei corsi ABA organizzati da Anief per docenti, educatori, genitori, all’intervento collegiale del consiglio di classe sul progetto educativo dell’alunno con handicap. La continuità didattica si ottiene immettendo in ruolo 37.000 precari chiamati quest’anno, vista l’attivazione solo del 70% dell’organico di diritto. Soltanto con i ricorsi si assicurano i posti in deroga.
Lettera aperta all’avv. Nocera, responsabile dell'area Normativo-Giuridica dell'Osservatorio Scolastico AIPD
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.