Grazie ad un investimento di un miliardo, promosso dal ministro della pubblica istruzione transalpino, Najat Vallaud-Belkacem, la busta paga dei docenti d’Oltralpe presto arriverà in media a 3.900 euro lordi: una cifra vicina a quanto dovrebbe essere assegnato ai tre milioni di dipendenti pubblici italiani, se solo si allineassero gli stipendi alla metà degli aumenti dell'inflazione cresciuti negli ultimi otto anni. Con i salari dei docenti, fermi a 1.300-1.500 euro, scivolati sotto pure a quelli degli impiegati. Per questo, Anief ribadisce la necessità di ricorrere al giudice del lavoro per ottenere giustizia.
Marcello Pacifico (presidente Anief e segretario confederale Cisal): si tagliano i fondi per adeguare gli stipendi, fermi dal 2009, al costo della vita e per diversi anni si blocca pure la progressione di carriera (tanto che nel DEF 2016 l'indicizzazione dell’indennità di vacanza contrattuale viene bloccata almeno sino al 2018 e forse anche fino al 2021), salvo poi mettere nel piatto delle briciole frutto di ulteriori risparmi e tagli che dovrebbero premiare solo alcuni dimenticando il lavoro di tutti.