Penalizzante risulta anche l’accorpamento di un terzo delle classi concorsuali, perchè costringerà molti dei 200mila candidati a preparazioni last minute su diverse discipline universitarie. Permangono, inoltre, le incognite sui criteri di individuazione dei posti. Preoccupa il trattamento riservato ai precari delle graduatorie d’Istituto non abilitati, poi degli insegnanti di sostegno e di quelli dell’infanzia. Domani dal ministro dell’Istruzione, in commissione Cultura della Camera, sapremo gli ultimi dettagli sulle procedure adottate.
Marcello Pacifico (presidente Anief): sarà un concorso confusionario. Anche in occasione dell’ultimo concorso a cattedre, quello bandito nel settembre 2012, presentammo una serie di ricorsi collettivi al Tar Lazio, vincendoli tutti in tribunale. La storia si ripete: la battaglia legale appare inevitabile.