Coinvolti i 50mila che verranno assunti la prossima estate, altrettanti legati all’organico funzionale e i 100mila insegnanti che rientrano nella mobilità o che hanno perso la cattedra perché in sovrannumero. Nell’articolo 7 del testo di riforma, fresco di bollinatura della Ragioneria dello Stato ed in arrivo alla Camera, si stabilisce che saranno individuati dai dirigenti scolastici gli incaricati triennali della docenza per la copertura dei posti assegnati alla loro scuola. Si sposteranno, come “pedine” del Monopoli, in base a dove vi saranno più iscrizioni.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): è una scelta che spazza via le regole per fare spazio alla discrezionalità, prestando così il fianco ai ricorsi. Del resto, come potrebbe non finire nelle aule giudiziarie un modello organizzativo che non rispetta più i parametri base delle selezioni del pubblico impiego, ma che si lascia andare, su spinta del Governo e forse del Parlamento, verso le derive autoritarie della chiamata diretta?