Dopo la decisione della Cassazione di estenderne la Carta del docenti anche ai supplenti con scadenza del contratto al 30 giugno, secondo il sindacato Anief sono non meno di 150 mila i potenziali supplenti o ex precari pronti a fare altrettanto. “Allo Stato alla lunga costerà caro, considerando le spese dei processi persi quasi sempre a totale carico dell’amministrazione pubblica perdente, non aver messo una ‘toppa’ alla Legge 107/15 che ha introdotto il bonus annuale da 500 euro limitandolo solo ai docenti di ruolo”, ha commentato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Tra i temi da definire con il nuovo contratto collettivo nazionale, per il periodo 2022-24 ci sono anche la carriera e i compensi per il personale Ata della scuola (il meno pagato di tutta l’amministrazione pubblica): alcune importati conquiste sono state fatte con l’accordo del Ccnl sottoscritto lo scorso 14 luglio, altre dovranno essere prodotte con la contrattazione che si avvierà nel prossimo anno solare. A ricordalo è il sindacato rappresentativo Anief.
Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha appena concluso gli incontri con i sindacati rappresentativi sullo schema di decreto di adozione dei modelli di certificazione delle competenze e sul personale docente utilizzato o comandato presso il MIM. Per Anief hanno partecipato i Segretari Generali Stefano Cavallini e Andrea Messina.
La norma sull’esclusione dei supplenti dalla Carta del docente è stata superata dai tribunali: lo dice, senza mezzi termini, il giudice del lavoro di Trieste che ha assegnato 3.000 euro ad un insegnante per i sei anni di precariato svolti senza ricevere il bonus per l’aggiornamento e che aveva presentato ricorso attraverso i legali del sindacato Anief. Nella sentenza viene scritto che “il Consiglio di Stato ha annullato il d.P.C.M. n. 32313 del 25 settembre 2015, la nota applicativa del M.I.U.R. n. 15219 del 15 ottobre 2015, stante il contrasto di tali atti impugnati con il dettato degli artt. 3, 35 e 97 Cost., nella parte in cui si escludono i docenti non di ruolo dal beneficio per cui è causa”. Inoltre, viene ribadito quanto espresso il 27 ottobre scorso dalla Cassazione, che ha esteso la Carta per l’aggiornamento professionale anche a chi ha svolto o svolgerà una supplenza annuale fino al 30 giugno, perché non vi è “alcuna distinzione fra personale di ruolo e personale non di ruolo”.
Sono ben 36 le proposte di modifica presentate per i settori della Conoscenza dal sindacato Anief alla V Commissione del Senato al disegno di legge di bilancio di previsione dello Stato per l’anno finanziario 2024 e bilancio pluriennale per il triennio 2024-2026: tra le tante richieste formulate dal giovane sindacato figurano l’adeguamento degli organici dei lavoratori, le assunzioni in ruolo dei precari e la loro parità di trattamento, le indennità per i lavoratori fuori sede, lo stop ai vincoli alla mobilità del personale, la richiesta di un'indennità di burnout, una finestra specifica per accedere anticipatamente alla pensione, il miglioramento del sostegno ai disabili, una maggiore tutela dei diritti del personale, anche impiegato all’estero.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.