Il sindacato boccia la decisione del Consiglio dei ministri di fermarsi alla presentazione delle linee guida degli interventi di riforma della scuola, in particolare il punto sulle assunzioni, mentre l'esame del ddl è stato rinviato di un’altra settimana: c’è la copertura per la manovra, ci sono più 90mila posti liberi, più i pensionamenti e l’organico funzionale da attuare. Perché si continua a rimandare ad oltranza? Confermiamo lo sciopero del 17 marzo.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): il tempo è scaduto. Se si continua così, si mette a rischio l’avvio del nuovo anno scolastico, che potrebbe essere contrassegnato da cambi di docenti in corsa e assunzioni d’ufficio prodotte dai giudici. I ripensamenti, semmai, devono essere fatti sulla cervellotica decisione di introdurre gli aumenti stipendiali per il 70% legandoli al merito, in cambio in pratica di prestazioni occasionali. Mentre gli stipendi si avvicinano alla soglia di povertà.