Sembra farsi strada uno degli emendamenti più importanti al cosiddetto Decreto legge Anticipi: si tratta della richiesta di reintroduzione del doppio canale di reclutamento del personale docente, da assumere finalmente da prima e seconda fascia GPS, le Graduatorie provinciali per le supplenze. La richiesta, suggerito da Anief assieme ad altre, risulta tra quelle segnalate dalla maggioranza, a Palazzo Madama, durante l'esame del collegato al disegno di legge di bilancio, che con l’Atto n. 912 sta esaminando il DL 18 ottobre 2023, n. 145.
“Esprimiamo soddisfazione per aver realizzato con il nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università2019/21 abbiamo raggiunto degli obiettivi, ma ci sono ancora diverse urgenze da affrontare”: così si è espressa Daniela Rosano, segretaria generale Anief e presidente regionale Anief Umbria, nel corso del Convegno del Dipartimento Scuola del partito di maggioranza relativa (FdI) per ricordare i motivi della sottoscrizione del Ccnl 2019/21, la cui firma definitiva all’Aran è prevista a breve, e le priorità da affrontare nei prossimi mesi, ad iniziare dal doppio canale di reclutamento, passando per la mobilità del personale di ruolo, gli organici da integrare, la conferma dei ruoli per chi è stato assunto con riserva.
Nell'intesa sul nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 raggiunta all'Aran c'è un passaggio rilevante: la possibilità per le donne che subiscono violenza di assentarsi dal lavoro da 90 a 120 giorni nell'arco di tre anni. A sottolinearlo è il sindacato Anief. "Si tratta di un'estensione, chiesta e ottenuta dal sindacato Anief, che permetterà alle lavoratrici coinvolte di fruire di un percorso di protezione debitamente certificato, garantendo loro un periodo più lungo per riabilitarsi e ritornare in servizio", afferma il sindacato. Il trattamento economico per questo periodo di congedo sarà equiparato a quello del congedo di maternità.
Nell’intesa sul nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 raggiunta a luglio all’Aran c’è un passaggio di cui il sindacato va fiero e sul quale non è stata data adeguata rilevanza: la possibilità per le donne che subiscono violenza di assentarsi dal lavoro da 90 a 120 giorni nell’arco di tre anni. Si tratta di un’estensione, chiesta e ottenuta dal sindacato Anief, che permetterà alle lavoratrici coinvolte di fruire di un percorso di protezione debitamente certificato, garantendo loro un periodo più lungo per riabilitarsi e ritornare in servizio. Inoltre, il trattamento economico per questo periodo di congedo sarà equiparato a quello del congedo di maternità. Questo aiuta a ridurre l’ansia finanziaria spesso associata a tali periodi di assenza e fornisce una rete di sicurezza essenziale. Inoltre, con la novità, che entro qualche settimana dovrebbe diventare definitiva con la sottoscrizione sempre all’Aran, quindi applicabile da subito, sarà possibile anche trasformare il contratto da tempo pieno a part-time, offrendo in tal modo un maggiore equilibrio tra il tempo dedicato alla guarigione e le responsabilità lavorative. Una volta superato il periodo più critico, la dipendente avrà il diritto di tornare a lavorare a tempo pieno, anche in deroga ai tempi di permanenza previsti, a condizione la disponibilità del posto.
Il sindacato Anief "apprezza l'impegno portato avanti del ministro dell'Istruzione attraverso la manovra di bilancio 2024 attraverso l'allargamento degli sgravi fiscali e dell'indice di assegnazione dell'indennità di vacanza contrattuale che da 1,5 passerà a circa 6 punti percentuali. Il problema, però, è che nell'ultimo biennio, tenuto per legge come riferimento in caso di contratti scaduti, come nel settore della Conoscenza, l'inflazione si è posizionata bel oltre il 15% se non quasi al 20%". Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, "il recupero prodotto dal Governo con l'indennità di vacanza contrattuale e la riduzione del peso fiscale purtroppo è ben lontano dal coprire il caro-vita: poiché l'una tantum per il 2022 non compensa il maltolto, siamo costretti a fare partire le diffide Anief per tutti i lavoratori della scuola che potranno in tal modo recuperare almeno quasi 1.000 euro ciascuno.
La delegazione Anief era composta da Andrea Messina e da Daniele Maggiore. L’Amministrazione ha illustrato i provvedimenti, per quel che riguarda la riforma degli istituti tecnici e la filiera tecnico professionale quadriennale.
Si è svolto oggi il confronto tra MIM e sindacati sul decreto di revisione e aggiornamento delle classi di concorso. L’incontro, al quale hanno partecipato per ANIEF i segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha consentito di apportare diverse e importanti modifiche al testo iniziale e alle relative tabelle, mentre su altre proposte il ministero si è riservato di effettuare approfondimenti con la Commissione che sta lavorando all’aggiornamento.
Altri 2.500 euro incassati da un supplente per mancata assegnazione della Carta del docente: stavolta a beneficiarne è un lavoratore non di ruolo che dopo 5 contratti a tempo determinato come insegnante, svolti tra il 2018 e il 2023, ha deciso di rivolgersi all’Anief per recuperare i 500 euro anni previsti solo per il personale già di ruolo. Il giudice del tribunale veneto nella sentenza ha dato piena ragione alle ragioni dei legali che operano per il giovane sindacato, stabilendo, anche per altre istanze analoghe, che “le domande di parte ricorrente nel merito sono fondate e devono essere accolte, nei termini di seguito precisati, richiamandosi analoghe pronunce rese da questo Ufficio in materia, come integrate e precisate alla luce della sentenza resa dalla Corte di Cassazione ai sensi dell’art. 363-bis c.p.c. (Cass. 4.10.23-27.10.23 n.29961)”.
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