Il record mondiale emerge da uno studio di genere dell’ultimo rapporto Talis-Ocse: nel nostro Paese meno dell’1% di docenti under 30, contro una media del 12% e punte del 32%; mentre siamo di gran lunga quelli con più formatori dai capelli bianchi. E quando la riforma Monti-Fornero entrerà a regime avremo centinaia di migliaia di docenti ultrasessantenni.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): per svecchiare la categoria sono tre le mosse da attuare: collocare la professione tra quelle più logoranti, poiché ad alto rischio burnout, introducendo una deroga ai parametri sempre più alti per lasciare il servizio; dare il via libera alla figura del docente ‘senior’, da scegliere tra coloro che hanno svolto almeno 20-25 anni di servizio, svincolandolo dall’insegnamento e affidandogli la crescita professionale delle nuove leve; assumere subito su tutti i posti vacanti, quindi 60mila immissioni in ruolo e non le 32.500 richieste dal Miur.