Il sindacato è risalito alle motivazioni che hanno condotto ieri l’amministrazione centrale alla formulazione del decreto di immissioni in ruolo con i posti disponibili ridotti all’osso: anziché riservare una quota parte dei posti vacanti e disponibili per i vincitori del concorso, è stato utilizzato l’intero contingente per venire incontro al numero straordinario di domande di trasferimento, quasi 210mila e, successivamente, all’enorme mole di richieste di conciliazione presentate a seguito degli errori derivanti dall’algoritmo impazzito. In tal modo, per sanare un danno se ne è creato un altro. Con prospettive tutt’altro che rosee per i docenti vincitori di concorso.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il paradosso di tutto questo è che dove non si è svolto il concorso oppure è stato realizzato per pochi posti, vi è ora un surplus di cattedre libere, liberate degli insegnanti trasferitisi questa estate. Nei prossimi giorni impugneremo al Tribunale Amministrativo Regionale il decreto del Ministro sulle immissioni in ruolo, pubblicato ieri con le disponibilità ridotte: quel testo, con le tabelle allegate, lede chiaramente i diritti di tanti docenti. Se poi il danno dovesse permanere nel tempo, per ogni docente danneggiato, si procederà a presentare apposito ricorso presso il giudice del lavoro. Nel frattempo, ci aspettiamo che il Miur permetta l’assunzione a tempo indeterminato di tutti i vincitori del concorso del 2016 anche fuori regione: sarebbe una prima risposta al danno procurato nei loro confronti. È una possibilità più che fattibile, visto che è stata già utilizzata quest’anno per i docenti della scuola dell’infanzia non ancora immessi in ruolo benché avessero vinto la selezione nazionale del 2012.