La battaglia per la stabilizzazione di decine di migliaia di supplenti storici si sposta nei tribunali, dove il 17 e 19 maggio sono previste due espressioni dei giudici che potrebbero essere decisive sia sul fronte della stabilizzazione e dei risarcimenti che su quello dell’ammissione alla procedura concorsuale. Perché a fronte di 28mila posti di Ata vacanti, malgrado il giudizio cristallino emesso nel 2014 a Lussemburgo, in Rue du Fort Niedergrünewald, ad oggi non è stato stabilizzato nemmeno un amministrativo, tecnico e ausiliario. Per non parlare dei 116mila contratti annuali di docenti, che hanno evidenziato l’infondatezza della volontà espressa dell’Esecutivo di abbattere la “supplentite”, e confermato la necessità di attuare una mappatura degli organici e delle effettive vacanze di posti.
Marcello Pacifico (presidente Anief): non può essere considerata esauriente, sebbene rimanga la via maestra, l’assunzione tramite il concorso a cattedra. Perché questi non annullano l’abuso di precariato. Ma la Corte Costituzionale potrebbe anche dire qualcosa sui risarcimenti per mancata assunzione nei termini stabiliti. Siamo fiduciosi, inoltre, sul fatto che il tribunale laziale possa ammettere tanti candidati che da tempo si preparano per farsi misurare il merito: lo stesso Tar ha già comunicato che le sessioni suppletive sono fattibili.
Precari tutelati dall'ANIEF anche presso il Giudice del Lavoro di Catanzaro con la consacrazione del diritto dei docenti a tempo determinato a percepire la medesima progressione stipendiale riconosciuta ai docenti di ruolo. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Angela Fazio e Cinzia Galasso, ottengono giustizia per i lavoratori precari della scuola e la condanna del MIUR per evidente discriminazione e disparità di trattamento in violazione di norme comunitarie. Il nostro sindacato ricorda che è ancora possibile aderire ai ricorsi Anief per ottenere il risarcimento del danno e la corretta corresponsione degli scatti di anzianità durante il precariato.
Dal 1° settembre 2016, i dirigenti scolastici di tutte le 8.500 scuole pubbliche selezioneranno i docenti dall'ambito territoriale per conferire prioritariamente su posti vacanti incarichi triennali in base all'attuazione del PTOF, il Piano triennale dell'offerta formativa. Dal quel momento, tutti i docenti collocati negli ambiti territoriali, inizialmente oltre 100mila per poi diventare tutti l’anno successivo, potranno inviare al preside il loro curriculum vitae. Dopo di che, potranno essere chiamati a colloquio, per vedersi valutate le loro competenze e abilità. E a quel punto, si realizzerà quello che l’Anief sostiene da tempo: una selezione non più in base al merito, a delle graduatorie formulate sulla base di titoli e servizi svolti, ma discrezionale.
Marcello Pacifico (presidente Anief): è stato creato un meccanismo, complici diversi rappresentanti sindacali, che ha prodotto un malcontento generale. E presto si produrrà un enorme contenzioso, con eterni ricorsi nei tribunali avverso i criteri di valutazione. Per non parlare del concorso a cattedra dove i presidenti di commissione potrebbero trovarsi i candidati promossi e sceglierli nella loro scuola. Vale la pena ricordare che la Corte Costituzionale, in passato, quando è stata fatta una sperimentazione in Lombardia sulla chiamata diretta, ha bocciato l'articolo 8 della Legge n. 2/2012. Presto i giudici saranno chiamati ad esprimersi, su una norma che nel frattempo è diventata nazionale.
Il Tribunale del Lavoro di Pordenone conferma il diritto dei docenti in possesso di diploma magistrale conseguito entro l'a.s. 2001/2002 all'immediato inserimento nelle graduatorie a esaurimento con effetti dalla data di prima pubblicazione delle stesse. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Fortunato Niro, tutelando i diritti di quattro iscritte ANIEF, ottengono piena ragione sul MIUR e la condanna dell'Amministrazione “ad emanare tutti gli atti necessari a consentire l'inserimento delle attrici nelle suddette graduatorie con decorrenza dalla loro approvazione per gli anni 2014/2017”.
Il Tar del Lazio comunica ai legali dei candidati esclusi che saranno organizzate prove suppletive per dare la possibilità di fare il concorso a chi vince in sede giudiziale. Ma il ministero dell’Istruzione smentisce: «Per ora non sono previste».
Le pressioni rivolte ai parlamentari dall’Anief nelle passate settimane hanno quindi prodotto i risultati attesi. Solo che gli emendamenti approvati dal Senato, presto alla Camera, del Decreto Legge n. 42/2016, recante “disposizioni urgenti in materia di funzionalità del sistema scolastico e della ricerca", prevedono finalmente il reclutamento di chi ha dimostrato di poter insegnare. Mentre ci sono tanti docenti vincitori delle precedenti sessioni concorsuali che sembrano essere passati nel “dimenticatoio”, malgrado la legge preveda che possano ancora essere assunti a tempo indeterminato.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): vanno assunti per scorrimento tutti coloro che sono inseriti nelle graduatorie degli idonei, questo dice la normativa vigente, sino alla pubblicazione delle nuove liste di vincitori del concorso per docenti 2016, di cui si devono ancora svolgere le prove scritte. In caso contrario, l’amministrazione andrebbe incontro ad un altro contenzioso senza fine.
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