I sindacati dei precari sul piede di guerra. Pronti numerosi ricorsi contro le assunzioni. Docenti divisi tra chi si lamenta del posto fisso lontano da casa e chi li accusa: "Smettetela".
Pubblichiamo alcuni articoli su ANIEF avvia class action contro MEF e MIUR per sbloccare 6 mila assunzioni del personale ATA ed educativo sul turn over, sul piano straordinario: per Anief chi rifiuta un posto nella Fase B e C non può essere cancellato da Gae/Gm, Anief avvia 32 seminari formativi di 8 ore per le Rsu prima dell’inizio delle attività didattiche in tutta Italia dal 1 al 15 settembre
Scuola. A settembre l'anno inizierà nel caos. Dalla Sardegna arriva un messaggio in bottiglia, con un flash mob in riva al mare: cambi il sistema di reclutamento. L'Anief: ruoli assegnati in barba ai principi costituzionali sulla pubblicità degli atti. Flc Cgil: la riforma provocherà inevitabili ricorsi.
"Non assumere nemmeno un assistente amministrativo, tecnico e ausiliario, a fronte di quasi 28mila posti liberi, rappresenterebbe uno smacco non tollerabile". Così Anief che avverte "se veramente l'Italia vuole continuare a calpestare le indicazioni dell'Europa sul precariato, ignorando sia le posizioni della Curia di Lussemburgo, sia la procedura d'infrazione 2124/10 della Commissione UE" il sindacato della scuola è "pronto ad avviare una class action e a sollecitare di nuovo alla stessa Commissione europea". Anief reputa il comportamento del Miur inammissibile perchè "ci sono quasi 5mila posti che si libereranno per effetto delle domande di pensionamento" commenta Marcello Pacifico, presidente Anief "a cui si aggiungono circa 1.300 Ata che termineranno il servizio per via della pensione di vecchiaia: le circa 6.200 assunzioni rappresentavano il minimo sindacale sulle immissioni in ruolo". Chiediamo al Miur di ripensarci, continua Pacifico, "qualora ciò non avvenga entro lunedì 10 agosto, faremo partire le procedure per una class action finalizzata alle assunzioni su tutti i 30mila posti vacanti".
Inoltre, conclude il sindacalista, "scriverò io stesso una lettera alla Commissione di Bruxelles, a cui spiegherò che a distanza di più di cinque anni dalla prima nostra denuncia per la mancata osservanza della direttiva 70/99, che tutti i Paesi avrebbero dovuto adottare proprio per combattere l'abuso di precariato, si continuano a tenere nel limbo decine di migliaia di docenti, come tutti gli abilitati magistrali e dopo il 2011, e altrettanti supplenti Ata. Per i quali quest'anno si prospetta addirittura la beffa della sottrazione di 6mila posti come supplenti annuali".
Possono partecipare collaboratori scolastici, assistenti amministrativi ed educatori precari. Adesione gratuita per chi ha aderito al ricorso per la stabilizzazione, dopo 36 mesi di servizio su posto vacante anche al 30 giugno. In caso contrario, è possibile contestualmente aderire anche al suddetto ricorso dalla specifica sezione. Avviata anche una specifica azione giudiziaria per far avviare le procedure per l’indizione del concorso per il profilo di Dsga. Adesioni on line entro il 15 settembre 2015.
Errata l’interpretazione da parte del Miur della norma che è chiara: chi rifiuta un posto in una fase non può partecipare alla fase successiva ed è escluso dal piano straordinario attivato per l’a. s. 2015/2016. La cancellazione riguarda espressamente i soggetti presenti negli albi territoriali graduati che hanno presentato domanda volontaria e rifiutano la proposta di assunzione e non può riguardare le graduatorie originarie da cui si proviene.
Se è vero che un sesto delle assunzioni previste non sarà assegnato nelle fasi B e C e che gli stessi posti non saranno dati nemmeno in supplenza (comma 102, art. 1, legge 107/2015), al fine di garantire l'intera offerta formativa programmata dalle scuole nelle delibere collegiali, in considerazione delle tardive faq fornite e dell'elevato numero dei posti che saranno assegnati nella fase residuale (18 mila), il sindacato chiede al Governo di riaprire i termini per la presentazione delle domande e di modificare, con urgenza, la norma consentendo a tutti gli abilitati di poter partecipare, evitando così l'ennesimo duello in tribunale.
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