L’Anief ha calcolato che tra il 2006 al 2018 lo Stato ha accumulato un debito nei confronti degli insegnanti di 53 euro in media al mese. Che fanno quasi 9mila euro complessivi. Invece dal Miur giungono commenti trionfanti sul dato che per “l’81% il merito deve contribuire alla crescita stipendiale dei docenti”.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): accettare il “merito” non significa abolire gli scatti. E sia ben chiaro: gli arretrati non dovranno essere assorbiti dal Miglioramento dell’offerta formativa o dai fondi destinati al comparto.