Dopo il sindacato, anche il Consiglio nazionale per la Pubblica Istruzione esprime forti perplessità sulla riforma degli istituti tecnici e professionali prevista dal ddl 924: il voto, a maggioranza, con due astenuti, si è svolto in modalità telematica l’altro ieri, il 7 dicembre. Nel documento che motiva la votazione, il CSPI ha sollevato preoccupazioni significative, sottolineando la necessità di una revisione sostanziale del testo: in particolare, “ha rimarcato la necessità di un coinvolgimento più ampio e di tempi più adeguati per l’implementazione di questo piano sperimentale”. Il CSPI ha anche reputato “impensabile avviare il piano già dal 2024/25, data la necessità di acquisire l’intesa tra regioni e uffici scolastici regionali per la costituzione della rete e di definire i contenuti del progetto”.