Il sindacato mette a disposizione il modello di domanda cartacea, da presentare entro il 30 marzo, al fine di avviare i ricorsi e chiedere l’ammissione alle prove scritte per Laureati, Dottori di ricerca, Diplomati Accademia, Conservatorio, ISEF, Docenti di Ruolo, Laureandi SFP, ITP, Abilitandi PAS e AFAM, Abilitati Estero, Specializzandi TFA Sostegno, Diplomati magistrale-linguistico, Educatori. Gli interessati che vogliono aderire possono cliccare sul seguente link.
Marcello Pacifico (presidente Anief): nel creare queste pre-selezioni forzate, il Ministero dell’Istruzione ha commesso un grosso errore. Perché ha dimenticato che un cittadino che si è diplomato o laureato per insegnare non può essere escluso dal concorso più importante per chi vuole svolgere quella professione. Siamo convinti delle nostre ragioni. I precedenti in tribunale, come in occasione dell’ultimo concorso del 2012 quando facemmo partecipare anche tutti i laureati esclusi, ci incoraggiano ad avviare anche questa battaglia di giustizia.
Il sindacato invita a dichiarare i titoli attraverso un’apposita domanda integrativa al fine di poter aderire al ricorso entro il 30 marzo. Secondo lo studio legale, infatti, analogamente a quanto avviene per le GaE, deve essere rispettata, nell’attuale procedura concorsuale, la stessa valutazione del servizio prestato su posti comuni per 180 giorni, su posti di sostegno o su altra classe di concorso.
Anief ha predisposto i modelli cartacei e invita a presentare domanda e ricorrere entro il 30 marzo i laureati senza abilitazione, i diplomati ITP e magistrale a indirizzo sperimentale linguistico, i docenti di ruolo, gli specializzandi Pas, Tfa sostegno e Afam, gli abilitati all’estero in attesa di riconoscimento del titolo, i laureandi SFP. È possibile scaricare i modelli e le istruzioni operative dal Portale ANIEF. Abbiamo già vinto in passato. È ora di salvaguardare il tuo diritto e consentirti di partecipare.
Solo nell’ultimo anno, alla mancata valorizzazione nella Legge 107/2015, si è aggiunto il blocco delle assunzioni, l’esclusione dal bonus di 500 euro per l’aggiornamento, e ora anche la mancanza totale di posti nei bandi relativi alle 63.712 immissioni in ruolo da attuare nei prossimi tre anni. Anief ripercorre tutti i torti e le mancanze rifilate alla categoria, per legge equiparata ai docenti della scuola primaria: tanto che anche gli educatori hanno la loro classe di concorso.
Marcello Pacifico (presidente Anief): nei prossimi giorni aprirà una sezione dedicata a questa preziosa professionalità messa sempre più ai margini. Prendendo l’impegno sin da oggi di impugnare gli atti che stanno portando gli educatori a livelli di mancata considerazione mai raggiunti. La misura è colma.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.