Countdown per 100mila precari: entro domani dovranno decidere se presentare la domanda ed essere assunti anche lontano da casa. Dal Miur un silenzio imbarazzante
Contravvenendo a quanto espresso da diversi esponenti del Governo e del Miur, non sono state fornite alcune indicazioni sulla consistenza dei posti liberi. Nemmeno su quelli residui dopo le prime fasi del piano, derivanti dalla mancanza di aspiranti e quindi della graduatorie esaurite. Lasciando i docenti interessati nell’incertezza totale. Per aiutarli a riflettere sarebbe bastato poco, invece ha prevalso la linea del top secret.
Marcello Pacifico (presidente Anief): tanti precari saranno costretti a non rischiare e quindi a non candidarsi, perché stiamo parlando soprattutto di donne del Sud, spesso sopra i 40 anni, con figli e genitori da accudire. Sono insegnanti, anche da oltre 10 anni, che non meritavano di essere messe davanti a bivio così difficile. Per evitarlo, sarebbe bastato trasformare in annuali le tante migliaia di cattedre oggi ancora collocate erroneamente al 30 giugno. Tutto ciò diventa ancora più assurdo se si pensa che decine di migliaia di precari abilitati senza vincoli familiari, non potranno invece candidarsi. Noi gli permettiamo di farlo. Poi saranno i giudici a stabilire chi ha ragione. Per il momento, i precedenti ci danno ragione.