La settimana prossima, nei giorni del 3,4,5 marzo, si voterà per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie
A docenti e Ata, chiediamo il riconoscimento per l’impegno che l’ANIEF ha tenuto a difesa dei lavoratori della scuola.
La settimana prossima, nei giorni del 3,4,5 marzo, si voterà per il rinnovo delle Rappresentanze Sindacali Unitarie
A docenti e Ata, chiediamo il riconoscimento per l’impegno che l’ANIEF ha tenuto a difesa dei lavoratori della scuola.
Il giovane sindacato reputa le cifre rese pubbliche in queste ore non adeguate a risarcire i precari danneggiati, perché equivalgono a nemmeno la metà di quanto spetterebbe loro come indennizzo equo. Inoltre, non si comprende per quale motivo a beneficiarne sarebbero solo 5mila supplenti, a fronte di un milione e mezzo di contratti annuali stipulati negli ultimi 15 anni.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): gli indennizzi equivalgono a meno della metà del dovuto e il numero di beneficiari è ridicolo: come si fa a coinvolgere negli indennizzi meno dello 0,5% del personale che ne avrebbe diritto? Non si possono fare piani governativi e di ritorno alla legalità sulla pelle di chi è stato sfruttato una vita.Se le cose stanno così, saremo costretti ancora a recarci in tribunale.
Pubblichiamo alcuni articoli riguardo l'assenza nella riforma dell'Europa. Il Governo cambi registro e assuma anche 60mila precari annuali da graduatoria d'Istituto.
Intollerabili i tagli previsti dall’ultima legge di stabilità, l’eliminazione delle supplenze brevi sotto i sette giorni per assistenti tecnici, amministrativi, collaboratori scolastici, le ipotesi di passaggio di ruolo del personale in esubero delle province, il silenzio sul piano di assunzione, il mancato pagamento degli scatti.
Il personale non docente è il grande assente ne “La Buona Scuola” di Matteo Renzi. Neanche un cenno, infatti, è stato destinato agli Ata dal premier domenica scorsa, nel suo discorso di 45 minuti sul progetto di riforma della scuola. Anief non ci sta.
Chiederemo ai giudici di disapplicarlo perché in contrasto con la giurisprudenza e normativa comunitaria. Il servizio pre-ruolo continua a essere valutato la metà, i titoli SSIS, di specializzazione su sostegno e quello di supervisore SSIS e TFA non esistono. Ignorato il rientro di 5.000 vicari nelle sedi di servizio. Ambigua la clausola di salvaguardia rispetto al piano di assunzioni e all’introduzione dell’organico funzionale. Ancora impedite l’assegnazione provvisoria e il ricongiungimento al coniuge, ai figli e ai genitori per neo-assunti entro tre anni. È ora di cambiare.
Meeting "La Scuola che cambia, cambia l`Italia": nebbia fitta sul piano di assunzioni dei docenti
Sui contenuti del decreto (52 articoli) che il Consiglio dei Ministri discuterà il 27 febbraio, solo indiscrezioni di fonte giornalistica.
Intervista del presidente Marcello Pacifico al GR1 delle ore 13,00 del 23 febbraio dal minuto 8,08 al minuto 9,30.
Che stia per diventare davvero più «buona» è ancora in discussione, ma di fatto la scuola cambia: ieri Matteo Renzi, con il ministro Giannini e il sottosegretario Faraone, ha presentato la riforma che sta per trasformare il settore dell'Istruzione. L'occasione è stata il primo compleanno del suo Governo: l'evento, «La Scuola che cambia, cambia l'Italia», è stato organizzato dal Partito Democratico.
Le rassicurazioni giunte ieri a Roma nel corso della presentazione della riforma ‘La Buona Scuola’, in occasione del primo anno del Governo Renzi, non reggono: la realtà è che i numeri sulle assunzioni indicati nel corso della giornata PD sono al ribasso e che per tanti supplenti non vi è alcuna garanzia, malgrado fossero in possesso dei titoli e dei servizi per accedere all’immissione in ruolo. Si cominci con lo stabilizzare il 90 per cento dei precari con supplenza annuale al 30 giugno: in realtà lavorano su posti vacanti e rientrano nei parametri indicati dalla Corte di Giustizia europea lo scorso 26 novembre.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): immetterli in ruolo comporterebbe un guadagno per le casse pubbliche di un miliardo e mezzo. Inoltre, assumendoli si collocherebbero questi docenti all’interno dell’organico funzionale, mettendo davvero gli istituti scolastici nella condizione di poter attuare quella autonomia che da 15 anni è stata introdotta solo sulla carta. Le altre emergenze sono l’incremento del tempo scuola e dello stipendio del personale.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.