Domani le prime prove scritte per gli altri 165mila candidati già abilitati. Ma tra esclusioni, slittamenti e ricorsi è polemica. Le storie dei nostri lettori.
Domani le prime prove scritte per gli altri 165mila candidati già abilitati. Ma tra esclusioni, slittamenti e ricorsi è polemica. Le storie dei nostri lettori.
Anche gli immessi in ruolo la scorsa estate, attraverso la Legge 107/2015, potranno presentare la domanda di assegnazione provvisoria per la provincia di gradimento. La durata dell'assegnazione provvisoria è di un anno scolastico e viene soddisfatta nel limite dei posti disponibili. Viene superato in tal modo, come richiesto da tempo dal giovane sindacato, il vincolo triennale di permanenza nella provincia di immissione in ruolo.
Marcello Pacifico (presidente Anief): abbiamo ragione di pensare che il raggiungimento di questo risultato sia merito anche nostro e di tutti coloro che credono nella difesa del diritto alla famiglia, protetto tra l’altro dalla Carta europea dei diritti dell’uomo, oltre che dalla direttiva UE 88/200 introdotta proprio a tutela dei ricongiungimenti familiari legati alle motivazioni lavorativo-professionali. Oltre che dalla nostra Costituzione. E quando vi sono posti di lavoro vacanti, non si può negare.
Stamane, il Tribunale Amministrativo Regionale di Trento ha dato l’assenso ad “accogliere la domanda di misure cautelari monocratiche” in favore dei ricorrenti e ha disposto “di ammettere, con riserva, i ricorrenti a sostenere le prove concorsuali”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): In attesa che il prossimo 19 maggio si svolga l’esame della domanda cautelare in Camera di Consiglio, i nostri ricorrenti accedono, quindi, alla prima prova del concorso bandito nella Provincia Autonoma, confermando sinora la correttezza della linea intrapresa dal nostro giovane sindacato. Anche a Trento, infatti, dopo aver già ottenuto in passato sentenze definitive su contenziosi analoghi, il sindacato Anief si è schierato al fianco dei laureati e diplomati in possesso del titolo di studio valido per l’accesso all’insegnamento, oltre che degli abilitandi esclusi, secondo noi, incautamente dalla procedura concorsuale; esattamente come è avvenuto per il concorso nazionale.
Intervista al prof. Marcello Pacifico, presidente Nazionale Anief.
Sono diversi i rilievi mossi dal Cspi al documento base per le esperienze formative in azienda degli allievi del triennio finale degli istituti superiori: in particolare, l’organismo superiore chiede di fare riferimento sia alla gratuità delle convenzioni che le scuole devono stipulare con i soggetti ospitanti, sia di inserire nella programmazione didattica, trasversale a tutte le discipline, un'adeguata formazione sulle caratteristiche del mondo del lavoro e, soprattutto, sui diritti e doveri dei lavoratori/lavoratrici, che si legano all'educazione alla cittadinanza. Dubbi che si aggiungono a quelli espressi da tempo dal giovane sindacato, che aveva in tempi non sospetti pure denunciato che le ore di stage potessero andare a discapito della didattica.
Marcello Pacifico (presidente Anief): già da quest'anno, sarebbe dovuto essere inserito a partire dalle classi terze, nel piano triennale dell'offerta formativa, il progetto che prevede 200 ore nei licei e 400 ore complessive nei tecnici e professionali. Ma i percorsi di formazione sulla sicurezza di questi studenti-lavoratori, andavano definiti prima dell’estate. Invece, le regole ancora non si conoscono ed in questo modo c’è il rischio che anziché tutelare gli studenti, si creeranno le condizioni per sfruttarli al posto dei lavoratori meno tutelati.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.