L'inserimento con riserva dei ricorrenti nelle Graduatorie a Esaurimento deve essere utile ai fini della stipula di contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato, questo quanto ribadito fermamente e a chiare lettere ieri dal Consiglio di Stato su istanza dei legali Anief in favore di altri 4.000 docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l'a.s. 2001/2002. I docenti, tutti destinatari di provvedimenti giudiziali favorevoli che statuivano il loro inserimento nelle graduatorie della scuola Infanzia e Primaria in attesa della definizione nel merito del contenzioso, correvano il rischio di essere “saltati” all'atto delle convocazioni perché il Ministero dell'Istruzione e le sue diramazioni periferiche provinciali si ostinavano a non ritenere utile la loro posizione proprio perché inseriti “con riserva”. Marcello Pacifico (Anief-Cisal): “A partire dalle prossime convocazioni per le immissioni in ruolo i docenti che hanno ottenuto un pronunciamento favorevole al loro inserimento nelle Graduatorie a Esaurimento dovranno essere presi in considerazione dalle Amministrazioni competenti; in tribunale abbiamo ottenuto la tutela dei loro diritti e ora il nostro sindacato vigilerà sul corretto svolgimento di tutte le operazioni”.
La scarsa trasparenza nella pubblicazione dei bollettini di trasferimento emanati da molti Ambiti Territoriali, ha indotto il giovane sindacato a inviare espressa richiesta al Dicastero di Viale Trastevere e alle amministrazioni provinciali competenti perché vengano pubblicati con solerzia tutti i dati utili ai fini del controllo del corretto espletamento della procedura di mobilità. Si chiede anche la ripubblicazione dei movimenti della scuola primaria e la pubblicazione dei prossimi movimenti per le scuole secondarie, con la specifica, per ciascun candidato, della fase della procedura di mobilità cui ha partecipato e l'eventuale diritto alla precedenza. Eppure per il Ministro è tutto ok: "Non ci sono stati disguidi. Poi ci sarà un blocco per tre anni, dopodiché si procederà triennio per triennio dando così continuità didattica".
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): per legge i trasferimenti del personale di ruolo devono essere previsti ogni anno; lo dice l’articolo 29 della Costituzione, come anche il 31 e il 26, che tutelano l’unità familiare e lo Stato non può minarla con disposizioni contrarie. Invece, ci ritroviamo con miriadi di docenti ‘potenziatori’ illusi per un anno ed ora collocati, con procedure ancora una volta top secret, anche a mille e più chilometri da dove hanno svolto l’anno di prova. Negare il ricongiungimento ai propri familiari, con cadenza annuale, come avviene per i pubblici dipendenti a tempo indeterminato, rappresenta un vero sopruso. È una prerogativa che riguarda tutti i lavoratori, persino i militari.
"Se si continuerà a operare senza curarsi di comunicare tutte informazioni utili, quali fase di mobilità e possibili precedenze, gli uffici scolastici regionali e le sedi degli ambiti territoriali saranno invasi, in pieno agosto - avverte il presidente dell'Anief, Marcello Pacifico - da un alto numero di docenti che pretenderanno le dovute spiegazioni. Gli interessati, reclami alla mano e relative istanze di accesso agli atti, ingolferanno gli uffici periferici del Miur, rendendo ancora più complesso e difficile l'inizio del nuovo anno scolastico già messo a dura prova da altre emergenze, come l'incremento delle reggenze, la riduzione degli istituti e l'aumento delle classi pollaio, l'alto numero di supplenze annuali da conferire a lezioni iniziate e l'assegnazione del 30% di docenti di sostegno precari".
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Pur nel rispetto della privacy, vanno rese pubbliche le informazioni utili al personale coinvolto nei movimenti per verificare la correttezza dell'assegnazione della sede o dell'ambito territoriale. Il giovane sindacato è, inoltre, sempre in attesa che siano sanate, o spiegate con la dovuta trasparenza, le assegnazioni dei posti più vicini alla residenza a colleghi in possesso di punteggi più bassi rispetto ad altri, registrate la scorsa settimana.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): se si continuerà ad operare senza curarsi di comunicare tutte informazioni utili, quali fase di mobilità e possibili precedenze, gli uffici scolastici regionali e le sedi degli ambiti territoriali saranno invasi, in pieno agosto, da un alto numero di docenti che pretenderanno le dovute spiegazioni. Gli interessati, reclami alla mano e relative istanze di accesso agli atti, ingolferanno gli uffici periferici del Miur, rendendo ancora più complesso e difficile l’inizio del nuovo anno scolastico già messo a dura prova da altre emergenze, come l’incremento delle reggenze, la riduzione degli istituti e l’aumento delle classi pollaio, l’alto numero di supplenze annuali da conferire a lezioni iniziate e l’assegnazione del 30% di docenti di sostegno precari.
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