A indicarlo sono stati gli oltre 200mila partecipanti alla consultazione nazionale in vista delle realizzazione delle linee guida di riforma: i quasi 150mila nuovi assunti dovranno essere utilizzati per realizzare i programmi di continuità didattica, per i progetti a supporto delle attività scolastiche e per tutte quelle iniziative che comportano un miglioramento della qualità dell’insegnamento rivolto a circa 8 milioni di alunni. Unanime il consenso sull’aggiornamento professionale degli insegnanti, sul potenziamento della lingua straniera, come dell'educazione civica, musicale e artistica. E al potenziamento dell’informatica e degli stage alle superiori.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): l’organico dei docenti dovrà essere funzionale ai bisogni formativi degli alunni, soprattutto in riferimento alle diversità di genere, alle pari opportunità, ai loro bisogni “speciali” e al recupero formativo. Utilizzare i neo assunti per sostituire i colleghi assenti non porterebbe alcun valore aggiunto.