Dopo la sentenza della Corte di Giustizia si moltiplicano le condanne contro lo Stato.
L’esempio dell’‘opzione donna’ di questi giorni: partendo dal presupposto che oggi si vive più a lungo, la riduzione dell’assegno di quiescenza rispetto ai contributi versati può arrivare al 39%. Non è un caso se tra nuove norme e disincentivi, i pensionamenti della scuola si sono più che dimezzati. E chi accetta il ricatto va ad accrescere la lista dei poveri della terza età: i pensionati con meno di mille euro al mese sono ora il 41%.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): invece di introdurre flessibilità in uscita per ringiovanire il corpo insegnante più vecchio al mondo, si è spostata in avanti l’età di pensionamento delle donne (l’81% dei docenti) di 6 anni. Perché un prof francese può invece andarsene senza decurtazioni a 62 anni? Perché in Polonia, Cipro, Belgio, Danimarca, Irlanda, Grecia, Spagna e Lussemburgo si può accedere tra i 55 e i 60 anni ad una pensione piena sulla base degli anni di servizio svolti? La verità è che in Italia anziché incentivare il trattenimento in servizio, si penalizza chi vuole esercitare il diritto di lasciare la cattedra spesso anche solo per non ammalarsi.
Pubblichiamo alcuni articoli su Precariato, dopo la sentenza della Corte di Giustizia UE parte la stagione dei risarcimenti e sul precariato Governo continua a sbagliare.
Nei giorni successivi alla sentenza dei giudici europei "sull'abuso dei contratti a termine, i tribunali del lavoro italiani hanno ripreso, con più veemenza, a condannare lo Stato a cospicue spese risarcitorie: la base di partenza sono 15 mensilità di stipendio mancato, pari a circa 25mila euro. Ma non mancano sentenze risarcitorie piú sostanziose". Lo afferma l'Anief, secondo cui i giudici si dovranno esprimere pure su scatti di anzianità, pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra. Oltre che, ovviamente, sull'obbligo di costituzione del rapporto a tempo indeterminato. Con un danno iniziale per le casse pubbliche di 6 miliardi di euro.
1) Olimpiadi di italiano
Il termine per le iscrizioni delle scuole è fissato al 31 gennaio 2015. Il 12 febbraio si svolgerà la fase d’istituto della competizione, e la finale nazionale si svolgerà a Firenze il 10 aprile 2015, nell’ambito delle "Giornate della lingua italiana”.
2) Al Senato, l’esame della “Legge finanziaria” lascia perplessi i tecnici
Una delle perplessità, nella “Nota di lettura” n.71, del Servizio del Senato riguarda i profili di quantificazione e la copertura finanziaria per le molteplici voci di spesa nella Scuola. Riportiamo dall’esame tecnico nel documento parlamentare.
Nei giorni successivi alla storica espressione dei giudici europei sull’abuso dei contratti a termine, i tribunali del lavoro italiani hanno ripreso, con più veemenza, a condannare lo Stato a cospicue spese risarcitorie: la base di partenza sono 15 mensilità di stipendio mancato, pari a circa 25mila euro. Ma non mancano sentenze risarcitorie più sostanziose. Ed è solo l’inizio: i giudici si dovranno esprimere pure su scatti di anzianità, pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra. Oltre che, ovviamente, sull’obbligo di costituzione del rapporto a tempo indeterminato. Con un danno iniziale per le casse pubbliche di 6 miliardi di euro.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): i senatori possono limitare il danno all’erario oggi stesso, entro le 18.00, presentando adeguati emendamenti alla Legge di Stabilità 2015. Continuare a far finta che il 26 novembre a Lussemburgo non sia accaduto nulla, non farà altro che moltiplicare in modo esponenziale il contenzioso tra i lavoratori e lo Stato. Con la particolarità che stavolta già sappiamo chi è il vincitore.
Non assumere 60mila docenti abilitati e 40mila Ata esporrebbe lo Stato a risarcimenti miliardari, molto superiori ai costi della loro stabilizzazione negata. Sbaglia il sottosegretario Gabriele Toccafondi a dire, come ha fatto oggi rispondendo ad un’interpellanza parlamentare, che la questione si ritiene chiusa con il programma “di assunzioni a tempo indeterminato di circa 148mila docenti delle scuole di ogni ordine e grado da attuarsi nell'a.s. 2015/16, con conseguente chiusura definitiva delle graduatorie ad esaurimento”.
Marcello Pacifico (presidente Anief): chi governa continua a ragionare come se la storica sentenza del 26 novembre a Lussemburgo non fosse mai esistita, trattando il fenomeno del precariato per comparti. Il punto è che è finito il tempo di far operare i lavoratori nello Stato per lunghi periodi, a tempo determinato e su posti vacanti e disponibili senza alcuna ragione sostitutiva.
Pubblichiamo alcuni articoli sugli stage che portano occupazione, uno studente su dieci viene assunto, la rivincita dei maestri: il diploma magistrale ora vale per essere assunti e per spostarsi da un istituto all'altro e su sostegno, nessuna svolta se non si incrementa l'organico dei docenti.
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