L'appuntamento è dopodomani, venerdì 14 febbraio
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"Precariato, la 'call veloce' non basta: serve anche una mobilità straordinaria su tutti i posti vacanti senza algoritmi impazziti e vincolo quinquennale". Lo chiede l'Anief al ministro dell'Istruzione, Lucia, Azzolina, e ai sindacati firmatari di contratto. "Se è vero - dichiara il presidente Anief, Marcello Pacifico - che le nuove chiamate si svolgeranno su domanda volontaria, è innegabile che si verrà assunti in una regione diversa"
La Corte di Cassazione dà piena ragione alle tesi da sempre sostenute dal nostro sindacato e conferma che il Contratto Collettivo Nazionale della scuola siglato il 4 agosto 2011 è illegittimo e va disapplicato nella parte in cui riconosce il diritto al "gradone" 3-8 anni ai soli docenti in servizio prima del 1° settembre 2011 solo se avevano un contratto a a tempo indeterminato. Marcello Pacifico (Anief): avevamo ragione noi, il CCNL 2011 discrimina i lavoratori precari. Porteremo noi in contrattazione la voce dei precari e ci batteremo perché tutti i loro diritti siano riconosciuti, ribadiremo che la loro dignità non è contrattabile.
Il disavanzo rispetto all’area Ocse negli ultimi anni si è ulteriormente aggravato: l’inflazione negli ultimi dieci anni è aumentata di oltre il 14%, con 8 punti accumulati tra il 2007 e il 2015. Gli aumenti ridicoli del 3,48% introdotti nel 2018, dopo due lustri di blocco, hanno lasciato sotto i compensi di 5 punti percentuali. E l’indennità di vacanza contrattuale, fissata al 0,5%, non cambia molto la situazione. Marcello Pacifico (Anief): “Per parlare di stipendi europei, servono 4 miliardi. Solo così sarà possibile avere aumenti medi netti mensili di 240 euro. I risicati 70 euro lordi di incrementi mensili proposti da Mef e Funzione Pubblica sono solo un anticipo da riconoscere a chi svolge una professione sempre più difficile da portare avanti”
Anche da ministra dell’Istruzione, la lotta alle classi numerose rimane uno dei punti qualificanti del programma della ministra dell’Istruzione: da onorevole e da sottosegretaria, aveva già provato a presentare un progetto di legge, poi arenato per mancanza di coperture finanziarie. Adesso, ci riprova, chiedendo non più di 20 alunni per classe, “consapevole che si tratta di una battaglia lunga e impegnativa su più fronti”, commenta la rivista Orizzonte Scuola. Azzolina lo fa con un emendamento al decreto Milleproroghe, dove sono in ballo anche alcune richieste dell’Anief, sempre a tutela della scuola e di chi vi opera.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Dopo che nell’ultima Legge di Bilancio non è stato speso un euro per ridurre il numero di allievi per classe, il nostro auspicio è che il progetto della ministra vada in porto: la riduzione del tasso di natalità degli ultimi e dei prossimi anni, permette di ridurre il numero gli alunni per classe senza spendere più di tanto”
Anief chiede la reintroduzione di quota 96, il riconoscimento del lavoro usurante per il personale della scuola, del servizio svolto nel sistema nazionale di istruzione e nei passaggi di ruolo, della fine della trattenuta su TFR. Udir la possibilità per i dirigenti scolastici, di rimanere, a domanda, fino a 70 anni. Scarica la memoria
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