Oggi incontro per i sindacati rappresentativi. Marcello Pacifico (Anief): “Risulta necessario mettere i due nuovi ministeri in condizione di operare, ben venga l’incremento del personale dei ministeri e degli UU.SS.RR. annunciato dai capi-segreteria dei due costituendi nuovi ministeri, ma si ponga attenzione anche alla consistenza del personale nelle scuole, a partire dagli assistenti amministrativi, cui gli UU.SS.RR. hanno demandato sempre più compiti. Il tema della carenza del personale è congenito a tutti i livelli, si avvii un percorso concreto di stabilizzazione di tutti i precari, Ata, ricercatori e docenti, li si abiliti ove necessario e si coprano tutti i posti disponibili, trasformando l'organico di fatto in organico di diritto”
Anief chiede al Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina e al Presidente della CEI di approfittare del ritardo per concordare una procedura riservata analoga a quella già attivata per il personale docente delle altre materie curriculari per assumere almeno altri 5 mila docenti IRC precari.
Se è pur vero che molti dei tanti precari storici di religione cattolica avevano criticato il solo concorso ordinario previsto dal decreto scuola n. 126, convertito nella Legge n. 159 del 20 dicembre scorso, con il via libera del Senato e la pubblicazione del testo nella Gazzetta Ufficiale, da svolgersi nel corso del 2020, perché aveva “dimenticato” di avviare la procedura riservata agli altri insegnamenti, adesso, per i circa 5000 docenti non di ruolo che avrebbero fatto loro la metà dei posti a disposizione per il sospirato ruolo, si aggiunge la beffa del mancato avvio dello stesso concorso ordinario.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: “Quanto sta accadendo è la conferma che ha fatto bene l’Anief ad avviare le procedure di preadesione per ricorrere al Tar del Lazio contro il mancato avvio del concorso riservato al personale docente di religione con tre anni di servizio. Per oltre 8 mila colleghi supplenti di tale insegnamento è un atto dovuto, dopo 16 anni consecutivi di vuoto concorsuale e di supplenze. Escludendoli, si sono quindi discriminati i tanti precari che abbiano svolto almeno 36 mesi di supplenze. L’unico motivo valido per non far partire il concorso ordinario sarebbe proprio quello di volere avviare parallelamente una sessione straordinaria rivolta ai precari storici”.
La scorsa settimana si è svolto un complesso e piuttosto controverso incontro tra i rappresentanti del Ministero dell'Istruzione e quelli dei sindacati. Molte richieste riguardanti i bandi per i nuovi reclutamenti, solo poche sono state accolte
I genitori degli alunni si allontanano dalla scuola, ma solo fisicamente. Perché quando c’è da votare i loro stessi rappresentanti negli organismi collegiali (Consiglio d’istituto e Consigli di classe) sono sempre meno a presentarsi e a candidarsi. Mentre sui social media, l’argomento della formazione dei figli rimane tra i più trattati. L’assurdità è che nell’istruzione, a regolare la rappresentatività e la partecipazione democratica nella scuola dei genitori, come dei docenti e degli studenti, è ancora il Titolo I del DPR 31 maggio 1974 n. 416 sugli organi collegiali.
Marcello Pacifico (Anief): “Quelle norme hanno fatto il loro tempo. Continuare a fare finta di nulla sta rendendo sempre più marginale il ruolo dei genitori e delle famiglie nelle decisioni scolastiche, che invece deve essere necessariamente vivo, perché altrimenti verrebbe meno quel patto di corresponsabilità che è alla base della frequenza proficua degli alunni a scuola. Inoltre, è sempre da quei decreti delegati che arrivò la spallata finale per l’avvio del processo di impiegatizzazione degli insegnanti, sia dal punto di vista retributivo sia a livello di funzione educativa e didattica, più imposta dall’alto e impossibile da mettere anche solo in discussione”.
Il ricorso sarà presentato presso il Tar del Lazio per il riconoscimento del dottorato di ricerca come servizio utile – tre annualità – per l’ammissione al concorso riservato per la scuola secondaria previsto dal decreto salvaprecari 2019. Per preaderire, clicca qui
Udir invita i direttori degli uffici scolastici regionali e le organizzazioni sindacali rappresentative a non firmare i contratti regionali fino a tale data, perché potrebbero essere riscritti con aumenti di 5 mila a preside. È possibile ricorrere ad adiuvandum ancora entro il 30 giugno prossimo al seguente link
Il sindacato comunica che il Tar del Lazio ha fissato con urgenza l’udienza di merito per trattare il ricorso contro la determinazione del Fun per l'a.s. 2017/2018, presentato dall'avvocato Zampieri per gli associati al sindacato Udir, il prossimo 6 ottobre 2020. Marcello Pacifico (presidente nazionale Udir): È una decisione importante che condannerebbe la condotta del Mef nei confronti del salario accessorio dei dirigenti scolastici, non soltanto bloccato a partire dal 2009, ma addirittura ridotto per via del mancato versamento della Ria dei presidi cessati dal servizio, nonostante il rinnovo del contratto per il triennio 2016/2019
Il ricorso sarà presentato presso il Tar del Lazio, per ottenere l’accesso libero al corso abilitante anche per quanti non supereranno le prove selettive previste dal decreto Salva precari bis. Per accedere e preaderire, clicca qui
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