Al Miur si seguono, finalmente, le indicazioni del giovane sindacato: l'unica spesa con queste assunzioni aggiuntive sono i due mesi di luglio e agosto, i cui stipendi non vengono pagati ai supplenti licenziati a giugno e riassunti a settembre. Con un esborso minimo, quindi, si procede anche all’assorbimento in ruolo dalle graduatorie di "seconda fascia", dove ci sono insegnanti specializzati precari di lungo corso (dopo la laurea, ai fini del conseguimento dell’abilitazione, hanno superato tirocini formativi universitari).
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): per portare a termine l’operazione, rimane indispensabile che si attuino alcuni passaggi. Dalla realizzazione di un monitoraggio nazionale sui posti oggi in organico di diritto, a partire dal sostegno, dove ci sono quasi 40mila cattedre vacanti, sino all’aggiornamento annuale delle graduatorie senza attendere il 2019 (per permettere gli spostamenti su province senza più candidati e non assumere i docenti non abilitati, mentre chi lo è rimane a casa). Vi è, poi, la necessità di assumere da graduatoria d’Istituto non limitando più la scelta a 20 istituti, individuati dai precari, ma permettendo loro di essere collocati su tutto l’ambito territoriale. Sarebbe bene, inoltre, fare tesoro dell’esperienza allucinante delle mancate stabilizzazioni dei vincitori del Concorso a cattedra con migliaia di candidati non assunti perché, nel frattempo, le cattedre sono sparite: bisogna accantonare subito i posti per i contratti a tempo indeterminato. È necessario, inoltre, far cadere il tetto del 10 per cento di idonei, ai quali va concessa la possibilità di essere immessi in ruolo su regioni diverse rispetto alla sede di svolgimento concorsuale seguendo, così, quanto è stato deciso col piano straordinario per la scuola dell’infanzia. Occorre, infine, avviare il terzo ciclo TFA.