REGIONE | CITTA' | SEDE | DATA |
SICILIA | PALERMO | Universita' Pegaso - Palazzo Mazzarino, 383 | 20-set-16 |
SICILIA | CATANIA | IPSSAR "K. Wojtyla" via Lizio Bruno, 1 | 21-set-16 |
SICILIA | SIRACUSA | IC "E. Giaracà" - Via Gela, 22 | 22-set-16 |
SICILIA | RAGUSA | Sede ACLI - Via S. Anna, 127 | 23-set-16 |
SICILIA | MESSINA | ITE "Jaci" Via C. battisti, 88 | 27-set-16 |
SICILIA | MARSALA | Sede Anief . Via Turati, 3 | 28-set-16 |
SICILIA | CALTANISSETTA | IIS "Sen. A. di Rocco" - Via Leone XIII, 64 | 30-set-16 |
TOSCANA | FIRENZE | I.I.S.S. "L da Vinci" - Via del Terzolle, 3 | 03-ott-16 |
VENETO | VERONA | Sala Consiliare, Via Benedetti, 66 | 04-ott-16 |
SICILIA | AGRIGENTO | Hotel della Valle - Via Ugo la Malfa, 3 | 06-ott-16 |
CALABRIA | REGGIO CALABRIA | Sede Cisal - Via Roma, 1 | 07-ott-16 |
CALABRIA | CATANZARO | Sede Cisal Via Cassiodoro, 6 | 07-ott-16 |
CALABRIA |
COSENZA | Sede Anief - Viale G. mancini, 248 | 08-ott-16 |
LAZIO |
ROMA | SEDE ANIEF - Via Leone XIII, 464 | 10-ott-16 |
Con ben sei ordinanze di identico tenore, il Consiglio di Stato dà piena ragione ai legali Anief e ordina alle Amministrazioni competenti la corretta esecuzione dei provvedimenti già ottenuti dal nostro sindacato in Consiglio di Stato lo scorso 2 agosto, ribadendo la necessità di un inserimento in GaE che sia utile alla stipula di contratti di lavoro a tempo determinato e indeterminato e con il corretto punteggio posseduto dai ricorrenti. Concessi al Ministero dell’Istruzione 30 giorni di tempo per eseguire correttamente i provvedimenti già notificati e nomina un Commissario ad Acta “in caso di ulteriore inottemperanza, al fine di sovraintendere a tutte le dovute operazioni a carattere esecutivo e, se necessario, di provvedervi in via sostitutiva”. Marcello Pacifico: “E’ una vittoria piena. Le amministrazioni inadempienti devono assumersi le proprie responsabilità senza continuare a giocare a “scaricabarile”: abbiamo inviato da tempo tutta la documentazione utile alla corretta esecuzione dei provvedimenti di agosto e, ora, pretenderemo l’intervento del Commissario ad acta se tutto non sarà eseguito per tempo”.
Possono ricorrere i docenti abilitati (diploma magistrale abilitante, TFA, PAS, SFP, Estero, etc.) che abbiano presentato entro lo scorso 8 luglio la domanda di inserimento nelle graduatorie ad esaurimento. Adesioni on line e invio documentazione entro il 10 ottobre.
Per il sindacato, l’aggiornamento professionale costituisce un punto fermo per gli insegnanti che hanno il delicato compito di trasmettere conoscenze, capacità e competenze. Tuttavia, ciò che non è ancora chiaro è prima di tutto la collocazione oraria di tale formazione obbligatoria. Premesso, infatti, che l'orario di lavoro dei docenti è, sino a prova contraria, definito dal contratto collettivo nazionale e si compone di lezioni frontali, più 40 ore annuali per le attività collegiali e altre 40 per lo svolgimento di attività connesse all’insegnamento, viene da sé che la formazione sarà aggiuntiva al “pacchetto” di impegni annuali.
Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief): qualsiasi impegno aggiuntivo in un ambiente di lavoro, seppur relativo alla formazione, non può essere adottato se non trova spazio all’interno di un contratto nazionale. Non si tratta, infatti, di un’azienda privata ma del più grande comparto pubblico d’Italia: entrando poi nel merito, è un dato di fatto che con la riforma della Buona Scuola che ha ampliato l’autonomia scolastica, gli impegni di tutti i lavoratori che operano nell’istruzione pubblica – docenti, Ata e dirigenti scolastici – sono notevolmente aumentati. La linea adottata dal Miur da un anno a questa parte, però, non è stata quella di far crescere di pari passo anche adeguati compensi per questi oneri aggiuntivi ma, al contrario, di rimanere fermi al contratto del 2009: si aggiungono, di fatto, nuovi doveri e obblighi, continuando a eludere i diritti. Nel frattempo, infatti, il personale continua a percepire buste paga ridicole, ampiamente superate dal costo della vita perché pure l’indennità di vacanza contrattuale è stata incredibilmente congelata.
E a questo si aggiunge il fatto che a causa dei tagli delle ex Province, anche quest’anno, sono venute a mancare le garanzie per il trasporto e l’assistenza in classe. Il sindacato Anief: "Manca all’appello un professore specializzato su tre".
Non era mai accaduto che, a ottobre inoltrato, decine di migliaia di docenti di ruolo dovessero ancora essere utilizzati e assegnati agli istituti. Vi sono poi 100mila precari, di cui 40mila di Sostegno, in attesa della nomina annuale e una bella fetta di insegnanti “potenziatori”, inviati dagli uffici scolastici, rivelatisi diversi da quelli chiesti delle scuole e, quindi, inutilizzabili. Le lezioni, così, si svolgono a singhiozzo, le classi continuano ad essere smembrate perché manca il prof e un alunno disabile su tre rimane ancora senza insegnante specializzato o è in procinto di cambiarlo.
Ne è una conferma anche lo sfogo di un capo d’istituto di Settimo Torinese che denuncia, presso il suo Istituto, “la mancanza di più cattedre dalla Biologia all’Economia aziendale, sino all’Italiano e al Francese: prima c’erano i tagli e non si poteva assumere. Quest’anno, lo Stato paga ma mancano gli insegnanti: l’organico di fatto, pertanto, non c’è poiché si dispone di insegnanti di classi di concorso non utili. Abbiamo già previsto dei supplenti, ma non sappiamo se rimarranno. Dei 6 insegnanti di sostegno che mancano ho preferito non nominare. Non posso permettere che ragazzi con problemi si ritrovino a cambiare insegnante ogni mese. Non si capisce bene come abbia funzionato quest’algoritmo. Non tenendo conto in primis il diritto degli alunni”.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il Miur è vittima dei suoi errori: come quello di impedire per anni il passaggio degli abilitati Pas, Tfa, Sfp e all’estero dopo il 2011 nelle graduatorie ad esaurimento, salvo doversi piegare proprio in questi giorni alle ordinanze emesse dal Tar del Lazio, secondo cui andavano messi a ‘pettine’. Anche questo determinerà rallentamenti nelle operazioni. Vi sono, poi, i docenti trasferiti su ambiti sbagliati, la cui richiesta di conciliazione è andata a buon fine ma che ancora rimangono nel limbo, ‘appoggiati’ su sedi provvisorie senza classi assegnate. Nel frattempo, nelle scuole stanno arrivando anche i primi docenti che hanno fatto ricorso al giudice del lavoro, che ha deciso per il ritorno d’ufficio sulla provincia di appartenenza, per via degli errori dell’algoritmo impazzito del Miur contro il quale, anche noi, abbiamo fatto ricorso.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.