Oggi l’Istituto nazionale di statistica ha pubblicato il rapporto ‘Noi Italia’: nella graduatoria delle persone di 25-64 anni con livello d’istruzione non elevato, il nostro Paese ha un’incidenza quasi doppia rispetto all'Ue28 (rispettivamente 40,1% e 23,5%)”. Inoltre, in Europa il nostro Paese continua a ricoprire l'ultima posizione, 25,3% contro il 38,7% della media Ue28. Sugli abbandoni scolastici siamo al quartultimo posto (14,7% contro una media Ue28 dell'11%). Peggio di noi solo Romania, Malta e Spagna. Per la quota di Neet siamo al top in Europa con 2,2 milioni i giovani di 15-29 anni che nel 2016 non studiano e neppure lavorano.
L’Ufficio studi Anief ricorda che l’Italia già nel 2000 spendeva il 2,8% in meno della sua spesa pubblica rispetto alla media OCSE (Italia 9,8% - Ocse 12,6%): dieci anni fa era sempre all’ultimo posto persino tra i Paesi G20 (32° posto) con un -4,1% (Italia 8,9% - Ocse 13,0%). Né la situazione è migliorata in rapporto al P.I.L.: -0,9% nel 2000 (Italia 4,5% - Ocse 5,4%) e -1,6% nel 2010 (Italia 4,7% - Ocse 6,3%), dove ci collocavamo al terzultimo posto (31°). Inoltre, siamo l’unico Paese dell’Ocse che dal 1995 non ha aumentato la spesa per studente nella scuola primaria e secondaria a dispetto di un aumento in media del 62% degli altri. Nell’ultimo periodo sono, persino, aumentate dal 25% al 100% le tasse richieste dagli atenei.
Marcello Pacifico (Cisal-Anief): bisogna incentivare gli sforzi, innanzitutto, sul fronte della dispersione scolastica, maggiorando gli organici delle aree a rischio, migliorando l’orientamento e innalzando l’obbligo formativo fino alla maggiore età. Quello che i nostri governanti non hanno compreso è che si deve spendere più per la formazione: perché, nella cultura, nella ricerca, nella scuola, nell’università ogni finanziamento non è una spesa, ma un investimento per rilanciare lo sviluppo economico del Paese. Spendere per formare capitale umano significa credere nella capacità civilizzatrice e lavorativa dell’uomo, gettare le basi per la costruzione di una società equa e solidale e per il rilancio dell’economia nazionale.
Al Miur hanno preso atto dell’impossibilità di far coincidere le date delle due selezioni: i test per l’accesso all’insegnamento agli alunni disabili si svolgeranno il 25 e 26 maggio; nello stesso mese un’altra tornata di suppletive per il concorso docenti 2016, ma in altri giorni. Ha vinto il sindacato che aveva subito chiesto lo spostamento delle date, dopo aver preso visione della concomitanza delle prove: in quel modo, diversi candidati avrebbero dovuto rinunciare a una delle due possibilità. Nel decreto, il Miur ha anche ampliato di alcune decine di posti il numero di candidati che verranno ammessi, portandoli a circa 9.700 unità.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): non ci voleva chissà quale abilità organizzativa per non far coincidere le due sessioni selettive. Ci lascia un po’ perplessi il fatto che gli ultimi docenti che svolgeranno le prove suppletive il 22 maggio avranno solo due o tre giorni di tempo per preparare l’accesso al Tfa sostegno. Sarebbe stato meglio, a questo punto, concedere loro una settimana o dieci giorni in più. Detto questo, è chiaro che siamo soddisfatti per il risultato raggiunto, con l’Anief che porterà ben oltre 2mila candidati alle selezioni ulteriori dell’ultimo concorso a cattedra, dopo che il Ministero dell’Istruzione aveva detto loro che non potevano.
Si comunica che la segreteria nazionale rimarrà chiusa in occasione delle festività pasquali da venerdì 14 a lunedì 17 aprile. Le attività riprenderanno normalmente da martedì 18.
Cogliamo l'occasione per augurare a tutti buone feste.
(Teleborsa) - Le Graduatorie a Esaurimento nella scuola non si svuoteranno mai: il Miur le ha di fatto blindate rinviandone ancora l'aggiornamento. La denuncia arriva dal giovane sindacato della scuola Anief, che più volte ha messo in luce il problema e preannuncia ricorsi in arrivo. La decisione dell'amministrazione di confermare lo sbarramento a diverse categorie di abilitati e il mancato previsto aggiornamento delle graduatorie, rimandato di almeno 12 mesi, causerà un grave e ingiustificato danno a chi è inserito nella terza fascia o in quella aggiuntiva: lo slittamento, infatti, impedisce l'aggiornamento del punteggio e, soprattutto, il diritto al trasferimento in province dove vi sono posti liberi. "Le Graduatorie a esaurimento devono essere funzionali all'incontro tra domanda e offerta dei supplenti", ricorda il Presidente del sindacato Marcello Pacifico, domandandosi "che senso ha tenerli fermi ai box per anni, magari in province dove non ci sono posti, senza dare loro la possibilità di aggiornarle e di spostarsi in altre province dove invece c'è disponibilità e non di rado nemmeno più colleghi disoccupati in lista d'attesa?" "Lo stesso atteggiamento di chiusura - aggiunge - viene adottato per le tante categorie di abilitati che chiedono d'inserirsi nelle graduatorie, dal momento che la loro formazione è analoga a quella di chi li ha preceduti fino al 2011. È un'ostruzione incomprensibile, di cui sono vittime i docenti precari e gli stessi studenti, ai quali vengono affidati supplenti annuali in notevole ritardo, anche a Natale, e magari privi di abilitazione all'insegnamento. Mentre, chi ce l'ha rimane bloccato".
A fronte di meno di 50 euro netti in busta paga, i dipendenti pubblici ne perderanno altrettanti per il mancato adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale. Con i dirigenti scolastici che si ritroveranno addirittura 200 euro in meno. Ecco perché Anief e Udir diffidano i sindacati rappresentativi a firmare il rinnovo contrattuale a queste condizioni. Visti i vantaggi economici ridotti al minimo, sarebbe molto più opportuno intervenire presentando ricorso in tribunale, in modo da ottenere il maltolto e quanto la legge prevede: l’allineamento stipendiale al 50 per cento dell’inflazione. Un'integrazione che, come ha detto la Consulta, va applicata anno dopo anno, mese dopo mese, a partire da settembre 2015.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): se calcoliamo un reddito medio di 1.500 euro, l’aumento che va applicato ammonta a 105 euro. Quelli che, da oltre 20 mesi, il personale della scuola dovrebbe vedersi assegnati. E il doppio ai dirigenti scolastici, il cui stipendio tabellare rimane invece dimezzato rispetto ai colleghi del comparto privato. Per questi motivi abbiamo deciso di ricorrere, piuttosto che cedere a delle lusinghe davvero ridicole, rispetto a un contratto ancora una volta sottoscritto sulla pelle dei lavoratori pubblici.
Ecco i modelli di diffida messi a disposizione da Anief e Udir per il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale nello stipendio.
Ecco i modelli per ricorrere con Anief (dipendenti della scuola e lavoratori della PA) e Udir per il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale nello stipendio.
Nel giorno della firma del contratto e della pubblicazione dell'Ordinanza Ministeriale che dà il via alla nuova Mobilità 2017, il Miur viene nuovamente condannato in tribunale per le illegittimità delle precedenti procedure di trasferimento. Centinaia di lavoratori già pronti a ricorrere con Anief.
Le procedure di Mobilità 2017 non partono sotto i migliori auspici per il Miur: proprio nel giorno della firma definitiva del Contratto Integrativo che regolerà i trasferimenti 2017, arrivano tre sentenze dei Tribunali del Lavoro di Napoli Nord e di Venezia che danno ragione all'Anief riguardo le illegittimità poste in essere nella contrattazione collettiva sul mancato riconoscimento del punteggio per il servizio svolto nelle scuole paritarie e il mancato rispetto del merito.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): le modifiche alla contrattazione collettiva erano doverose, non è possibile continuare a tollerare odiose discriminazioni riguardo al servizio svolto durante il precariato o nelle scuole paritarie; i tribunali ci hanno già dato ragione e, ancora una volta, sarà il nostro sindacato a sistemare quelle 'storture' contenute nel CCNI e a tutelare davvero i diritti dei lavoratori.
Anief pronta a ricorrere in tribunale per far riconoscere il punteggio relativo al servizio prestato nella scuola paritaria, ma anche quello pre-ruolo (quindi tutte le supplenze) svolto su sostegno e utile a chiedere il passaggio sulla classe di concorso curricolare e per far attribuire comunque interamente tutto il servizio svolto prima dell’assunzione a tempo determinato, ai fini dell’individuazione dei perdenti posti attraverso le graduatorie interne agli istituti scolastici. Inoltre, continua a non essere riconosciuto alcun valore, inteso come titolo accademico, alla specializzazione universitaria conseguita.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): l’accordo sulla mobilità del prossimo anno ci ha deluso. Servivano modifiche sui punteggi riguardanti pre-ruolo, supplenze su sostegno, servizio nelle scuole paritarie e titoli abilitanti o specializzanti. Invece non sono arrivate. A questo punto, è inevitabile che, forti anche delle ultime sentenze della Corte di Cassazione, tanti docenti e Ata della Scuola si rivolgeranno a noi per ricorrere al giudice.
Per questi motivi, nei prossimi giorni il sindacato intensificherà i seminari formativi rivolti al personale scolastico, oltre a quelli già programmati, durante i quali si spiegheranno le nuove regole, a iniziare da quelle che regoleranno i prossimi trasferimenti e passaggi di ruolo. È prevista, inoltre, l’apertura di sportelli straordinari di consulenza, sempre a supporto della compilazione della domanda di mobilità: il personale scolastico potrà cercare la sede più vicina.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.