“Sono almeno 150 mila gli insegnanti italiani, dalla scuola dell’infanzia alle superiori, che possono avere dei benefici economici a seguito della sentenza della Corte di Cassazione che apre la Carta del docente anche ai supplenti con contratti in scadenza il 30 giugno”: lo dice il presidente Anief Marcello Pacifico, ricordando che il pagamento non riguarda solo il 2023 ma anche tutti gli arretrati per i contratti stipulati negli ultimi 5 anni: “Si tratta di una importante vittoria del sindacato, che ancora una volta attraverso il Tribunale riesce a rimuovere una grave discriminazione retributiva tra docenti di ruolo e docenti assunti a tempo determinato”, spiega Pacifico.
La Corte di Cassazione interviene sulla Carta del docente dopo un recente intervento del legislatore che con la Legge 103 del 10 agosto 2023 estende dal 1° settembre il bonus di 500 euro per la formazione ai soli supplenti annuali, la Corte Suprema apre anche ai precari con contratto in scadenza 30 giugno. “Dopo questa decisione, che riprende un caso analogo portato in Corte di giustizia dell’Unione Europeasempre dai legali Anief, anche i 150 mila supplenti fino al termine delle attività didattiche potranno chiedere il bonus attraverso i ricorsi gratuiti promossi dal nostro sindacato”, commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.
Perché i precari della scuola non hanno diritto all’anticipo contrattuale 2022-2024? Perché l’assegno una tantum è riservato solo al personale docente, Ata ed educativo di ruolo, dimezzando in questo modo l’aumento di dicembre di 200 euro lordi in più al mese? Perché si continuano a considerare i supplenti dei lavoratori di serie B? Perché la direttiva europea 70/99, entrata da tempo nel nostro ordinamento giudiziario, continua ad essere calpestata dal legislatore? Sono le domande che Anief porrà al giudice del lavoro per chiedere, con appositi ricorsi pro-supplenti, di estendere anche al personale precario della scuola gli arretrati relativi alla mancata applicazione dell’indennità di vacanza contrattuale piena negli ultimi due anni durante i quali l’inflazione ha ridotto ancora di più il potere di acquisto delle buste paga del personale.
I possibili incrementi di 200 euro lordi in più al mese per docenti e personale Ata da dicembre 2023 sono solo un punto di partenza per coprire l’enorme gap stipendiale che si è venuto a creare negli ultimi tre decenni: è questa la sintesi dell’intervento di Daniela Rosano, segretaria generale Anief, tenuto oggi durante “La Festa della Scuola”, in corso ad Ascoli Piceno.
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