C’è pure il concorso per Dirigenti scolastici nell’Atto di indirizzo pubblicato ieri sera dal Ministro dell’Istruzionedove sono stati elencati gli obiettivi prioritari del prossimo anno. Quest’anno, circa 1.300 scuole sono state affidate in reggenza a capi d’istituto già titolari di altre scuole che, in questo modo, arrivano a gestire contemporaneamente 10-15 plessi. È una situazione davvero insostenibile che con i pensionamenti potrebbe aggravarsi ulteriormente. Non va meglio dal punto di vista stipendiale: la stessa reggenza viene pagata tra 200-300 euro netti al mese che si sommano a buste paga dimezzate rispetto agli altri dirigenti pubblici. Questi ultimi, però, non hanno le enormi responsabilità che gravano sui presidi, ad iniziare dal numero di persone che hanno da gestire.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): le nostre scuole, con i loro studenti, docenti e unità di personale Ata, non possono continuare a vivere nell’emergenza e con il dirigente costretto a girare come una ‘trottola’ per i vari plessi da gestire, sempre a tamponare le emergenze. Inoltre, riteniamo che anche nell’Area V del comparto dirigenziale si debba applicare un congruo aumento stipendiale.