Le nuove modalità di combattere la “falsa attestazione della presenza in servizio”, introdotta con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale del decreto legislativo n. 116/2016, non può trovare applicazione tra il corpo insegnante: per i quali non esiste alcuna norma specifica che possa legittimare l'utilizzo di strumenti di rilevazione aggiuntivi, ad iniziare dalle telecamere. Un concetto espresso pure dal Garante della privacy.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): fermo restando l’indifendibilità dei casi di falsa presenza del personale saliti alla ribalta nazionale, nella scuola quello dell’assenza ingiustificata dal servizio è un fenomeno fortemente marginale. Gli insegnanti sono controllatissimi, per ovvi motivi legati alla loro presenza associata agli alunni. Anche le statistiche indicano che il numero di sanzioni attuate verso i docenti è davvero limitato. Stiamo alla finestra: non vorremmo ora assistere ad una compressione dei diritti di chi svolge la professione docente, già alle prese con responsabilità enormi ed una burocrazia crescente. In ogni caso, l’ultima parola dovrebbe spettare all’Usr.