Il via libera del Governo prevede una serie di novità, tra cui assunzioni 'extra' per i precari, un codice dei licenziamenti, la creazione del polo unico Inps per le visite fiscali e il riordino della valutazione sempre legato al piano delle performance. Secondo la Ministra della PA, Marianna Madia, grazie al sì alla riforma ora 'abbiamo le carte in regola', dal punto di vista normativo, per lo sblocco dei contratti nel pubblico impiego, perché 'la legislazione ereditata non ci consentiva' di muoverci.
Replica del sindacato: non bastano i 2,8 miliardi di euro in arrivo, attraverso il Def 2017, in buona parte destinati ai rinnovi 2016-2018 del contratto della Pubblica Amministrazione, sommati agli oneri previsti, sempre nel Def, per il prossimo rinnovo (2,3 miliardi di euro per il 2019 e 4,6 per il 2020). La riforma, inoltre, non risolve il problema endemico dell’alto tasso di personale non di ruolo, perché continua a ignorare le indicazioni UE.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): se consideriamo un reddito medio di 1.500 euro, occorrono 120 euro netti per allineare l'indennità di vacanza contrattuale al 50 per cento dell'aumento dell'inflazione certificata tra il 2008 e il 2015. A cui ne vanno aggiunti altrettanti all’atto della firma del contratto, da considerate come vero e proprio aumento. Altro che 85 lordi medi. Così come non possono essere nemmeno le 12 mensilità massime di risarcimento a sanare uno stato di palese illegittimità rispetto agli altri Stati membri per le mancate assunzioni a tempo indeterminato. Su questa irregolarità, il sindacato ha interpellato gli organismi internazionali, attraverso più canali, ricordando in tutti i casi che la norma sulla stabilizzazione successiva ai 36 mesi di servizio va rispettata.
Ecco perché Anief ha deciso di ricorrere per il recupero dell'indennità di vacanza contrattuale nello stipendio, siaper i dipendenti della Scuolache per ilavoratori della Pubblica Amministrazione.