Nell’incontro di confronto sul “Dimensionamento della rete scolastica anno 2024-25” della regione Campania, per le provincie di Napoli e Avellino, l’Anief esprime tutto il proprio rammarico e disappunto sul piano presentato dalla Fortini che considera alcune scuole con la politica dei freddi numeri. In attesa della prima delibera sul dimensionamento l’amministrazione regionale presenta la bozza del piano sul dimensionamento dell’anno 2024-25.
Nell’incontro di confronto sul “Dimensionamento della rete scolastica anno 2024-25” della regione Campania, per le provincie di Napoli e Avellino, l’Anief esprime tutto il proprio rammarico e disappunto sul piano presentato dalla Fortini che considera alcune scuole con la politica dei freddi numeri. In attesa della prima delibera sul dimensionamento l’amministrazione regionale presenta la bozza del piano sul dimensionamento dell’anno 2024-25.
Il Senato ha dato il via libera con 87 voti favorevoli e 46 contrari al Decreto Anticipi, il DL 18 ottobre 2023, n. 145 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.244 del 18-10-2023 dal titolo Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. L’approvazione del testo, a questo punto, è in dirittura d’arrivo: passerà al vaglio dell’aula della Camera da martedì 12 dicembre e in quella sede il governo ha già annunciato che porrà la fiducia, con il voto finale previsto quarantott’ore dopo, il 14 dicembre, a tre giorni dalla scadenza per la conversione in legge del provvedimento. Cosa si approverà per la scuola? I giorni scorsi, le Commissioni avevano fatto saltare gli emendamenti della maggioranza sul doppio canale di reclutamento, con i supplenti da stabilizzare utilizzando le graduatorie Gps, ma anche sulla conferma dell’immissione in ruolo degli insegnanti già assunti a tempo indeterminato con riserva e poi licenziati. Per queste due mancate approvazioni, Anief sta valutando se denunciare la situazione alla Commissione europea.
Dopo l’allungamento dei tempi, adesso arrivano pure i costi esorbitanti: gli insegnanti precari della scuola secondaria che vogliono prendere l’abilitazione all’insegnamento, ma anche quelli di ruolo che intendono aggiungerne a quelle già in possesso, devono cominciare a mettere da parte i soldi oppure a chiedere un prestito. Per acquisire i 60 Crediti formativi universitari, indispensabili per abilitarsi all’insegnamento, gli atenei stanno cominciando a pubblicare gli importi, che purtroppo risultano decisamente esosi.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.