Nei giorni successivi alla sentenza dei giudici europei "sull'abuso dei contratti a termine, i tribunali del lavoro italiani hanno ripreso, con più veemenza, a condannare lo Stato a cospicue spese risarcitorie: la base di partenza sono 15 mensilità di stipendio mancato, pari a circa 25mila euro. Ma non mancano sentenze risarcitorie piú sostanziose". Lo afferma l'Anief, secondo cui i giudici si dovranno esprimere pure su scatti di anzianità, pagamento dei periodi non lavorati tra una supplenza e l'altra. Oltre che, ovviamente, sull'obbligo di costituzione del rapporto a tempo indeterminato. Con un danno iniziale per le casse pubbliche di 6 miliardi di euro.