Gli emendamenti presentati dal sindacato e dall’opposizione, riportanti la “voce” di chi vive negli istituti scolastici tutti i giorni e ne conosce i problemi, non trovano il consenso della Commissione Bilancio della Camera: bocciate le modifiche su un nuovo piano di assunzioni straordinario e sul rifinanziamento del fondo nazionale per i ricorsi legati ai contratti dei docenti. Sembra che il premier Renzi abbia imposto un diktat: congelare per due settimane qualsiasi decisione su leggi delega alla L. 107/15 e sugli emendamenti alla Legge di Stabilità. Se ne riparla dal 5 dicembre.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il Governo preferisce porsi a muso duro contro centinaia di migliaia di docenti e Ata: non comprende che, così facendo, volta le spalle ad oltre 600mila dipendenti della scuola che scioperano, come è accaduto un anno e mezzo fa, ignorando anche lo sciopero indetto dal sindacato il 14 novembre. L’esecutivo rifiuta, poi, l’esito delle tante sentenze che giungono da tribunali in merito all’assunzione dei precari che hanno svolto oltre 36 mesi di servizio, continuando a rimanere sordo alle indicazioni dell’Europa sulla piena parità di trattamento tra precari e docenti di ruolo, anche per il conferimento degli scatti di anzianità professionale con il pieno riconoscimento del periodo pre-ruolo, ribadito di recente dalla Cassazione. Allo stesso modo, si continua ad ignorare l’esclusione illegittima dei docenti abilitati dalle GaE, a partire dai diplomati magistrale; per non parlare dell’esclusione illegittima dal Concorso a cattedra. È inevitabile che l’imminente referendum rischi di diventare il luogo e lo strumento più immediato per sfogare il proprio malcontento contro lo stesso Governo che sta proponendo un provvedimento di riforma della Costituzione ma che, comunque, lascia la scuola nell’immobilismo, costringendo il personale a rivolgersi ancora una volta al giudice.
Ormai inarrestabili i successi Anief presso i Tribunali del Lavoro di tutta Italia in favore dei docenti che hanno richiesto la valutazione del servizio prestato nelle scuole paritarie ai fini della mobilità 2016: ancora una condanna a carico del MIUR e operazioni di mobilità nuovamente da rivedere. Questa volta è il Giudice del Lavoro di Napoli Nord che, mutando il precedente orientamento grazie all'attento lavoro degli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Michele Speranza e Elena Boccanfuso, accoglie in toto le loro richieste volte a rilevare come la prospettazione contenuta nel CCNI, che non riconosce utile ai fini del punteggio per la mobilità il servizio svolto nelle scuole non statali, risulta illegittima per evidente discriminazione e violazione dei “principi di eguaglianza e d’imparzialità della p.a. (artt.3 e 97 Cost.)”. Confermato, anche, il principio che il servizio nelle scuole paritarie deve essere considerato anche ai fini della ricostruzione di carriera, per cui il nostro sindacato ha già promosso specifico ricorso.
A distanza di un anno e mezzo dalle quasi 90mila immissioni in ruolo attuate con la Legge 107/15, il Tribunale del Lavoro di Siena ha accolto l’impugnazione “pilota” promossa dall'Anief in favore dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito prima del 2001/02 a cui era stata negata addirittura la possibilità di candidarsi al concorso con modalità on line: la docente che ha presentato ricorso, inserita per effetto di sentenza nelle Graduatorie a Esaurimento 2014/2017 a far data dalla prima pubblicazione delle stesse, aveva invece pieno diritto di partecipare alle operazioni di stabilizzazione, con conseguente dichiarazione del suo diritto all'immissione in ruolo con decorrenza dal 1° settembre 2015. Il Miur incassa una pesante sconfitta.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): il Ministero dell’Istruzione non può ignorare una fetta consistente dei docenti precari, oltre 60 mila, che si ostina a considerare dei ‘fantasmi’ da rinnegare, alla pari di quelli abilitati dopo il 2011. È bene che l’amministrazione cambi registro, chiedendo al Parlamento di normare quanto stabilito in modo ormai inequivocabile nelle aule di tribunale. La possibilità per farlo c’è: basta accogliere i 70 emendamenti alla Legge di Stabilità, da noi presentati alla Commissione Bilancio della Camera, tra cui figura l’inclusione di tutti gli abilitati nelle GaE.
Il Tribunale del Lavoro di Siena accoglie uno dei ricorsi pilota promossi dall'Anief in favore dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 e dichiara il pieno diritto di una docente, inserita per effetto di sentenza nelle Graduatorie a Esaurimento 2014/2017 a far data dalla prima pubblicazione delle stesse, alla partecipazione al piano straordinario di immissioni in ruolo indetto con la Legge 107/2015, con conseguente dichiarazione del suo diritto all'immissione in ruolo con decorrenza dal 1° settembre 2015. Gli Avvocati Fabio Ganci, Walter Miceli, Tiziana Sponga e Simona Fabbrini vanno nuovamente a segno in Tribunale e, con la professionalità che da sempre li contraddistingue, mettono letteralmente K.O. il MIUR, ottenendo un provvedimento d'urgenza che impone al Ministero dell'Istruzione il rispetto degli ordini giudiziali e dei diritti dei docenti in possesso di diploma magistrale abilitante. Maldestre le difese del MIUR, totalmente soccombente, che incassa una pesante sconfitta e la conseguente esemplare condanna al pagamento delle spese di giudizio quantificate in oltre 4.500 Euro.
Per i docenti precari inseriti negli elenchi di GAE, II e III fascia, si paventa una grandissima opportunità in vista del prossimo aggiornamento delle graduatorie.
Nel DM 308 del 15 maggio 2014 vengono indicati i titoli culturali riconosciuti e valutati nelle graduatorie di istituto, conseguiti attraverso corsi di perfezionamento, master, certificazioni linguistiche ed informatiche o ulteriori corsi universitari.
I docenti inseriti in GAE potranno ottenere massimo 10 punti (come indicato nell’allegato 2 al DM 78/2007), II fascia d’Istituto potranno ottenere fino un massimo di 20 punti (come indicato nell’allegato A al DM 308/2014), mentre coloro che fanno parte della III fascia d’istituto potranno ottenere un massimo di 17 punti (come indicato nell’allegato B al DM 308/2014). Implementare il proprio curriculum con competenze e abilità il più possibile peculiari e coerenti con gli ambiti previsti per l’aggiornamento dei docenti, si rivela più che mai di fondamentale importanza, in quanto saranno i Dirigenti Scolastici a scegliere coloro che faranno parte del corpo docente del proprio istituto.
Il bagaglio culturale e le maggiori abilità e competenze contribuiscono ad aumentare la possibilità di essere chiamati per supplenze annuali, supplenze temporanee, supplenze per la copertura dei posti divenuti disponibili dopo il 31 Dicembre.
Docenti in III fascia d’istituto (totale max 17 punti)
- Master, corsi di perfezionamento, specializzazioni, attestati di frequenza rilasciati da università. Per i master/corsi di perfezionamento da 1500 ore e 60 crediti vengono assegnati 3 punti fino ad un massimo di tre corsi. Per gli attestati di frequenza e/o i corsi di perfezionamento universitari che prevedono un esame finale e della durata di un anno, il punteggio che viene assegnato è 1 punto.
- Certificazioni informatichecome EIPASS, Microsoft, il corso su i TABLETS e il corso sulla LIM. In questo caso si può raggiungere fino ad un massimo di 4 punti e verrà valutato il grado più alto per ogni specifico settore.
- Certificazioni linguistiche: B2 (1 punto), C1 (2 punti) e C2 (3 punti).
Docenti in II fascia d’istituto (totale max 20 punti)
- Master, corsi di perfezionamento, specializzazioni, attestati di frequenza rilasciati da università. Per i master/corsi di perfezionamento da 1500 ore e 60 crediti vengono assegnati 3 punti fino ad un massimo di tre corsi. Per gli attestati di frequenza e/o i corsi di perfezionamento universitari che prevedono un esame finale e della durata di un anno, il punteggio che viene assegnato è 1 punto.
- Certificazioni informatichecome EIPASS, Microsoft, il corso su i TABLETS e il corso sulla LIM. In questo caso si può raggiungere fino ad un massimo di 4 punti e verrà valutato il grado più alto per ogni specifico settore
- Certificazioni linguistiche: B2 (3 punti), C1 (4 punti) e C2 (6 punti).
Docenti in I fascia d’istituto o GAE (totale max 10 punti)
- Master, corsi di perfezionamento, specializzazioni, attestati di frequenza rilasciati da università. Per i master/corsi di perfezionamento da 1500 ore e 60 crediti vengono assegnati 3 punti fino ad un massimo di tre corsi. Per gli attestati di frequenza e/o i corsi di perfezionamento universitari che prevedono un esame finale e della durata di un anno, il punteggio che viene assegnato è 1 punto.
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ROMA, 21 NOV - Un docente con figlio disabile che venga assunto in una sede lontana da casa ha diritto all' avvicinamento: lo dice l'Anief, che rende nota una sentenza del Tribunale del Lavoro di Civitavecchia che ha dato ragione a una insegnante, immessa in ruolo a seguito del piano straordinario di assunzioni previsto dalla legge Buona Scuola, a ottenere l'assegnazione della sede di servizio definitiva "alla sede più vicina al domicilio della figlia minore da assistere tra quelle risultanti disponibili nella fase B della mobilità per l'anno scolastico 2016/2017". Dal giudice, secondo quanto riferisce Anief, è stata rilevata l'assoluta gravità e urgenza della situazione, proprio considerando come "la permanenza della ricorrente presso una sede di lavoro molto distante dal domicilio della figlia pregiudicherebbe in modo irreparabile l'assistenza e la cura della bambina". "La sentenza - afferma il presidente Anief Marcello Pacifico - ha rilevato il contrasto tra il disposto normativo che tutela le persone disabili e il Contratto collettivo nazionale sulla mobilità del personale docente educativo e Ata in corso. È doveroso che una mamma possa assistere la propria figlia e, contemporaneamente, svolgere l'attività di docente con serenità: i diritti dei lavoratori e delle persone con disabilità, che gli stessi assistono, non possono, infatti, essere violati con una generica norma transitoria o pattizia". (ANSA).
Cresce la pressione, ora pure politica, per utilizzare le graduatorie d’istituto di seconda fascia dei docenti ai fini dell’immissione in ruolo, parallelamente a nuovi concorsi, per l’abolizione del limite dei 36 mesi di supplenze e per l’aggiornamento annuale delle graduatorie dei precari. Presto conosceremo il destino degli emendamenti: è iniziato, infatti, da poche ore a Montecitorio l’iter che condurrà all’approvazione della Legge di Bilancio in prima lettura, con fiducia, entro domenica prossima.
Anief continua, intanto, a battersi in tribunale per ottenere almeno il risultato dell’inserimento nelle GaE dei precari ricorrenti nonché l’annullamento dei decreti rivolti a coloro che, per vari motivi, non avevano prodotto domanda di aggiornamento o permanenza: è giunta notizia oggi che, a tal proposito, i tribunali del lavoro di Trapani e Taranto hanno dato pieno accoglimento e, pertanto, hanno imposto al Miur il pieno rispetto, per i docenti cancellati di essere reinseriti nelle graduatorie d'interesse all'atto dell'aggiornamento successivo.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): poiché dal Concorso a cattedra arriverà il 30% di vincitori in meno rispetto a quelli previsti, poiché 20mila posti andranno persi a causa dell’eccessiva severità dei commissari, è destinato a crescere il numero dei contratti a tempo determinato gestiti direttamente dai presidi. In diversi casi, poi, tali supplenze vengono assegnate a precari che hanno presentato solo la ‘messa a disposizione’, quindi ad aspiranti docenti privi di abilitazione e nemmeno inseriti in terza fascia d’istituto.
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