In arrivo l’attesa “posizione economica”, un forfait di aumento stipendiale da tempo accordato, ma rimasto fermo “a causa di un palleggiamento tra MIUR e MEF”. Inoltre, appare imminente lo sblocco delle assunzioni degli Ata, ferme ormai da quasi due anni: il Ministro dell’Istruzione, avrebbe infatti scritto alla collega della Funzione Pubblica, Marianna Madia, per riprendere in carico gli oltre 6mila posti vacanti, nel frattempo diventati quasi 7mila. Anche perché nell’anno di blocco, imposto dalla stessa PA, a quanto ci risulta, nemmeno uno di quei posti di lavoro è andato al personale in esubero delle province. Rimane ancora in bilico, invece, l’estensione di due mesi – anche luglio e agosto – delle supplenze su posti vacanti. Chi vuole recuperare i due mesi persi con Anief può cliccare questo link.
Marcello Pacifico (presidente Anief): le ultime sentenze dei giudici che hanno dato ragione:presto, inoltre, presenteremo pure la richiesta dei danni procurati ai precari per la mancata assunzione. Al Miur diciamo: invece di continuare a prendere tempo sui posti effettivamente liberi, sarebbe meglio che l’amministrazione concentri gli sforzi sulle immissioni in ruolo, che non possono essere più procrastinate.
L’attesissimo bando per il “Concorso a dirigente scolastico” , è pronto per essere pubblicato.
Il Sottosegretario Faraone ha confermato che il Bando uscirà con certezza entro il mese di Giugno.
Secondo alcune indiscrezioni non si tratterà della stesura di un tema su un argomento specifico come negli anni precedenti, ma si tratterà di uno svolgimento, molto simile a quello previsto per il Concorso a cattedra, sebbene non vi siano informazioni sulla modalità d’esecuzione della prova, né sul fatto che siano “computer based” .
Saranno certamente previste domande di lingua straniera e di informatica, e si ritiene probabile che il livello richiesto sia il B2, come per il Concorso docenti 2016. Si suppone (notizia non ufficiale), che potrebbe essere l’inglese, l’unica lingua prevista.
Solo nel caso in cui , il numero dei partecipati dovesse essere elevato, sarà introdotto un test preselettivo.
Non vi sono più dubbi, tuttavia, sulla data di pubblicazione in Gazzetta ufficiale, che avverrà entro il mese di Giugno.
Il Sindacato Anief , per l’ultimo Concorso a dirigente del 2011, attraverso i suoi ricorsi è riuscito ad ottenere la partecipazione anche per coloro che avevano svolto un servizio di preruolo, che è stato valutato come requisito d’accesso nonché per tutti i docenti precari con abilitazione con 5 anni di servizio; alcuni di loro, adesso sono DS.
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Degli oltre 8 milioni di lavoratori in attesa del rinnovo, quasi il 40% lavora nel pubblico impiego, dove da ormai sette anni vige il blocco della contrattazione. Per gli statali il futuro prossimo è nero, come il recente passato: perché in base alle stime del Mef, dopo una moderata crescita delle retribuzioni per l’anno in corso, dobbiamo aspettarci una riduzione delle medesime per gli anni 2017 e 2018 (rispettivamente -0,8 e -0,2 per cento), per poi stabilizzarsi nel 2019. Pure l’indennità di vacanza contrattuale rimarrà “congelata” a lungo: almeno sino al 2018 e forse anche fino al 2021.
Marcello Pacifico, presidente Anief e segretario confederale Cisal: eppure quell’indennità è l’unico modo, previsto dalla legge in queste situazioni di stallo, per risarcire il lavoratore nelle more dello stanziamento delle risorse economiche e deve essere corrisposta come una sorta di anticipo dei futuri adeguamenti di stipendio, nella misura del 50% dell’inflazione ufficiale. Ma tale principio è valso solo per il privato, dove gli aumenti stipendiali sono stati del 20% medio. I conti dello Stato non possono in nessun caso prevaricare il diritto dei lavoratori. Per questo abbiamo predisposto dei ricorsi, per il recupero di somme che vanno da un minimo di 180 euro lordi all’anno a un massimo di 1.800, calcolati su una busta paga media di 1.500 euro. Anief, pertanto, ribadisce la volontà di ricorrere per l’adeguamento dell’indennità di vacanza contrattuale.
Roma, 26 mag. (AdnKronos) - Il decreto sulla scuola approvato alla Camera "contiene qualche buona norma, ma rappresenta soprattutto un'altra occasione mancata". Lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale dell'Anief, secondo cui "non contiene alcuna modifica alle tante storture della Legge 107/15, a partire dalla chiamata diretta dei docenti che da settembre andrà a determinare il caos, e rimanda ancora una volta la stabilizzazione del personale precario docente abilitato non inserito nelle GaE: sono insegnanti a tutti gli effetti,che continuano a rimanere congelati nella seconda fascia d'istituto". "Come loro - conclude Pacifico - tra i dimenticati, senza prospettive di immissioni in ruolo, vi sono gli Ata, gli educatori e altre tipologie di docenti. Tutte categorie di cui la scuola non può fare a meno, ma che lo Stato continua a condannare alla precarietà e all'incertezza professionale".
A giorni comincerà la pubblicazione dei movimenti della prima fase di mobilità: si inizierà con la scuola primaria e poi man mano si procederà con i docenti degli altri corsi scolastici. Ne scopriranno delle belle. Perché a questi docenti – parliamo di scuola secondaria, quindi medie e superiori - è stato chiesto di presentare domanda inserendo una classe di concorso sulla base delle vecchie tabelle, malgrado a metà febbraio fossero state pubblicate le nuove. Solo che il conferimento delle nuove sedi di servizio dei docenti potrebbe avvenire invece con le nuove classi concorsuali. Con tutte le conseguenze del caso. Il rimescolamento delle cattedre produrrà l’effetto di portare nelle nuove discipline dei docenti privi di specifica abilitazione all’insegnamento. I quali avevano chiesto solo un trasferimento, ma non certo di insegnare un’altra materia.
Marcello Pacifico (presidente Anief): siamo di fronte a una situazione assurda. Perché le regole del ‘gioco’ si stabiliscono prima. E non a gara in corso. A pagarne le conseguenze negative saranno gli studenti: privati dei docenti esperti e messi davanti a prof improvvisati su discipline che all’università hanno appena sfiorato.
Il documento approvato a Montecitorio in via definitiva non contiene alcuna modifica alle tante storture della Legge 107/15, a partire dalla chiamata diretta dei docenti che da settembre andrà a determinare il caos, e rimanda ancora una volta la stabilizzazione del personale precario docente abilitato non inserito nelle GaE: sono insegnanti a tutti gli effetti, che continuano a rimanere congelati nella seconda fascia d’istituto. E come loro, tra i dimenticati, senza prospettive di assunzione, vi sono gli Ata, gli educatori e altre tipologie di docenti.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): scongelare le assunzioni del personale Ata, che nel 2015 non sono state effettuate malgrado vi siano ormai decine di migliaia di posti liberi, eviterebbe anche la remissione in Corte di giustizia europea della Buona Scuola. Altrettanto urgente è l’assunzione dei docenti della scuola dell’infanzia risultati idonei nei concorsi antecedenti al 2012. Come l’attivazione del doppio canale di reclutamento alle graduatorie d’istituto, nei casi in cui le rispettive graduatorie ad esaurimento risultino esaurite: altrimenti, sono condannati a lavorare sempre e solo fino al termine delle attività didattiche o per le supplenze brevi. Il Parlamento non può continuare ad ignorarli.
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