Pubblichiamo alcuni articoli riforma ancora rimandata: per Anief è inaccettabile, su più di un supplente abilitato su due è chiamato da graduatorie d'istituto e ancora su corsi di recupero, in 4 scuole su 10 non si organizzano.
Pubblichiamo alcuni articoli riforma ancora rimandata: per Anief è inaccettabile, su più di un supplente abilitato su due è chiamato da graduatorie d'istituto e ancora su corsi di recupero, in 4 scuole su 10 non si organizzano.
La scelta dei docenti, da compiersi attraverso degli albi provinciali da cui i presidi attingerebbero in piena libertà di scelta, è l’ultima novità che il Governo ha inserito nel ddl in via di approvazione in CdM: la si vorrebbe applicare a tutti coloro che entreranno in ruolo da quest’anno. In prima battuta per dare vita all’organico funzionale, in base alla progettazione delle scuole e alle esigenze di ampliamento dell'offerta formativa. Ma anche per conferire le supplenze, pur in presenza di candidati privi di abilitazione: basterebbe il titolo di studio compatibile. Pare, però, che il vero obiettivo sia estendere il modello a tutto il sistema di reclutamento.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): fa un certo effetto sapere che a proporre questo modello è quello stesso Esecutivo a cui tanto sta a cuore il merito del personale. Un concetto che è in antitesi, inevitabilmente, con le procedure di scelta del personale che passano per la discrezionalità. Eppure abbiamo già vissuto l’esperienza fallimentare dello spoils system della dirigenza pubblica, che non risponde ai risultati attesi. Per non parlare della scelta di ministri, parlamentari e direttori generali.
Il provvedimento era già slittato di una settimana. Ma il nuovo salto dell'ordine del giorno è dovuto alla discussione sulla riforma della tv pubblica.
Acquisiti 20.000 voti sul 50% delle 2.300 liste presentate: in media, un voto su sei. In alcune scuole sono state elette due RSU su tre e sbaragliate le organizzazioni Confederali. A Cefalù un istituto esce da questo rinnovo con soli rappresentanti Anief. A Caltanissetta e Biella, è diventato il terzo sindacato. In Sicilia preso un voto su quattro. A livello nazionale, eletti candidati Anief in una lista su tre presentate. Ora si attendono i dati aggiornati delle deleghe: solo dopo si scoprirà se il giovane sindacato diventerà anche rappresentativo, cogliendo la media del 5% di consensi.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): comunque vada, per noi è già vittoria, perché in soli tre anni abbiamo più che raddoppiato le deleghe e ora si potrebbe prendere un numero altissimo di voti rispetto alla passata elezione, forse anche sei volte tanto. Se si considerano i dati negativi di altre sigle, il segnale che arriva è evidente: da parte dei lavoratori della scuola c’è una richiesta di cambiamento nella tutela dei loro diritti. Intanto, grazie alle RSU elette, che saranno formate nei prossimi mesi, continueremo a informare sui diritti che intendiamo tutelare.
1) Concorso: “Millesogni per la scuola, online”
Promosso da Fondazione BNL Gruppo BNP Paribas, e destinato alle Classi III, IV e V delle scuole primarie di tutta Italia.
2) In piazza con una proposta, gli studenti
Per il 12 marzo, l’UdS indice una giornata di mobilitazione studentesca nelle città; e oggi terrà una conferenza stampa, a Roma
3) La nuova alternanza scuola-lavoro
Il governo intende quintuplicare, per l’anno 2016, le risorse destinate all’alternanza scuola-lavoro; non sarebbe poco, se non fosse che, in atto, per il 2050, siamo alla risibile cifra di 20 milioni.
Impugnato l'ultimo contratto firmato dai sindacati. Il servizio svolto da precari deve essere valutato ai fini del trasferimento di provincia o per il passaggio dal sostegno all’insegnamento curricolare. È possibile ricorrere anche contro la tabella valutazione titoli mobilità. Necessario presentare la domanda e dichiarare i titoli e i servizi da far valutare. Adesioni on line sul Portale ANIEF.
Se le voci del terzo rinvio di discussione del decreto in Consiglio dei ministri dovessero essere vere, per il giovane sindacato si tratterebbe della conferma che il Governo è in confusione totale.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): speriamo si tratti di indiscrezioni infondate. Intanto, confermiamo lo sciopero dei docenti precari del 17 marzo. Bisogna farla finita con questa politica del rimando. Nelle successive due settimane, entro 15 giorni, scenderà in piazza anche il personale ATA. Il personale è svilito e le scuole sono ormai allo stremo: addirittura nelle scuole i corsi di recupero non si organizzano, accade in quattro su dieci, e chi li allestisce lo fa sempre più a pagamento o li assegna agli studenti più bravi.
Per questo motivo, l’Anief ne chiede da tempo l'inserimento nelle GaE, da dove si immette in ruolo per il 50% dei posti e che il Governo vorrebbe svuotare per eliminare l'abuso dei contratti a termine. Per assumere tutti i docenti abilitati basterebbe ripristinare il tempo scuola cancellato negli ultimi anni, così da lasciare spazio ai giovani laureati con i nuovi concorsi. Ancora silenzi sul personale ATA.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): è sempre più evidente la confusione degli ultimi giorni in termini di numeri e di risarcimenti, che ha portato a continui rinvii di discussione del decreto in Consiglio dei ministri. Mentre del censimento sui posti vacanti, atteso entro il 31 dicembre, si sono perse le tracce. Sono atteggiamenti che non ci piacciano e che ci hanno spinto a proclamare lo sciopero nazionale per il 17 marzo di tutto il personale docente precario: qualsiasi altra soluzione scelta dal Governo porterà a nuovi contenziosi in tribunale.
Nei confronti dello Stato italiano c'è una sentenza della Corte europea sul rinnovo illegittimo di contratti a tempo determinato. Un articolo dell'imminente riforma prevede una griglia per i risarcimenti. Con cifre che secondo l'Anief sono "appena 1/7 di quello che i docenti potrebbero avere in tribunale". E il piano stabilizzazioni è l'arma del governo per schivare i maxi contenziosi.
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