La scuola deve tornare ad essere un vettore di crescita, pure sociale. Lo dice convinto il sottosegretario al ministero dell’istruzione Peppe De Cristofaro. Anief rilancia: servono organici differenziati in base alle esigenze del territorio, alla dislocazione, alla rete di collegamento con le stesse istituzioni scolastiche nelle piccole isole o comunità montane, all’ubicazione in luoghi a rischio, ad alto tasso di dispersione scolastica, migratorio, in zone depresse economicamente.
“Peppe De Cristofaro ha davvero ragione – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief -: anche noi sosteniamo da tempo che per l’Italia la denatalità è un’occasione d’oro per abbattere finalmente l’indecenza delle classi pollaio, uno dei motivi che sta alla base del decremento di competenze e dell’elevazione del tasso di dispersione. Ora si passi dalle parole ai fatti”.