Dalle pieghe della Legge di Stabilità emergono ulteriori tagli, dopo quelli degli esoneri dei collaboratori dei presidi, delle supplenze brevi e del personale Ata: ridotto di 30 milioni il fondo per le attività a supporto della didattica: i corsi di teatro, fotografia, lingua, gite, progetti di valenza sociale, come ad esempio quelli sul bullismo e la dispersione. Per quanto riguarda gli allievi con handicap, a dispetto delle intenzioni incluse nella ‘Buona Scuola’, ora scopriamo che “nel 2015 il Fondo per le non autosufficienze subirà un taglio di 100 milioni”. E all’orizzonte spuntano altri accorpamenti di scuole: solo nel torinese l’anno prossimo se ne prevedono 30.
Marcello Pacifico (Anief-Confedir): lo Stato continua a collocare l’Istruzione nella voce spese e non risorse. E a rimetterci sono maggiormente i più deboli e i giovani collocati in aree periferiche, prive di strutture e agenzie culturali alternative.