L’incremento salariale va dai 3,90 euro del collaboratore scolastico ai 5,60 euro di un docente delle superiori: il calcolo è giusto se rapportato al tasso di inflazione programmata, ma per Anief è errato perché non tiene conto dell'aumento di dieci punti percentuali del costo della vita dal 2008 in poi, non coperto né assorbito dagli incrementi applicati con gli ultimi contratti. Ecco perché il sindacato propone ricorso al giudice del lavoro per adeguare l'indice al tasso IPCA reale e non aggiornato dal settembre 2015. Marcello Pacifico (Anief): La verità è che servono cifre di ben altro spessore, allineate finalmente ai compensi europei, con incrementi di almeno 200 euro al mese da coprire con 2 miliardi e mezzo l’anno. In questa situazione, pensare di danneggiare ulteriormente il corpo docente ed il personale Ata, sottraendo loro pure il dovuto per legge, rappresenta un’operazione inaccettabile: per questi motivi rivendichiamo il conferimento dell’indennità di vacanza contrattuale mai applicata nell’ultimo decennio.