I testi definitivi sulle selezioni degli insegnanti possono ancora essere pubblicati prima della fine del mese, ma le modalità saranno stabilite in base alla situazione contingente, legata all’andamento dell’emergenza sanitaria ancora in atto, ed in ogni caso già si prevede che ai vincitori dell’unico che si potrà svolgere a breve, quello riservato della scuola secondaria, si adotterà una retrodatazione della loro posizione professionale, visto che difficilmente si farà in tempo per il prossimo 1° settembre: così si è espressa la senatrice Bianca Laura Granato (M5S) della VII Commissione Istruzione di Palazzo Madama, conversando con Orizzonte Scuola dopo lo svolgimento, ieri, dell’incontro di maggioranza per fare il punto sul reclutamento docenti. La linea è stata confermata stamane dalla ministra Lucia Azzolina, la quale ha detto che "i concorsi si faranno. È l’unico modo per poter assumere a settembre. Quello straordinario per 24 mila precari si svolgerà appena le condizioni lo permetteranno. I docenti casomai saranno assunti dal primo settembre".
Proprio su questo argomento, Anief è stato convocato dal ministero dell’Istruzione per un confronto sui concorsi: “Abbiamo risposto all’appello – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché occorre sempre dialogare. Tuttavia, se i testi delle procedure concorsuali rimarranno immutati, la nostra organizzazione conferma la volontà di impugnare i bandi, perché così formulati sono lesivi dei diritti di tantissimi aspiranti, molti dei quali nemmeno potrebbero partecipare. Inoltre, senza candidati a fine agosto, quest’anno si rischia il default della scuola per via del boom di cattedre scoperte. Ecco perché insistiamo per assumere anche da graduatorie d’istituto e chi ha svolto 24 mesi con svolgimento di anno di formazione e prova in ottemperanza alla direttiva 1999/70/CE. Ancora una volta, siccome la via del ricorso rimane sempre l’ultima ratio, stiamo tentando di risolvere il problema agendo per via legislativa, proponendo sui concorsi una serie di emendamenti al testo del Decreto Legge n. 22, approvato dal Governo per affrontare l’emergenza nel campo dell’istruzione: li abbiamo fatti pervenire alla commissione Cultura del Senato che sta esaminando le modalità per migliorare il testo e proporlo per la conversione in legge, che probabilmente arriverà attraverso il voto di fiducia del Governo”.