Il Ministero dell'Istruzione non poteva negare, all'atto dell'aggiornamento delle Graduatorie d'Istituto 2017, l'inserimento in II fascia ai docenti in possesso di diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002, essendo titolo abilitante all'insegnamento nella scuola Infanzia e nella Scuola Primaria al pari del diploma magistrale a indirizzo ordinario. Questo quanto emerge dalla nuova sentenza ottenuta per l'Anief dall'avvocato Simona Rotundo presso il TAR del Lazio che dà nuova conferma della correttezza delle tesi da sempre sostenute dal nostro sindacato. Marcello Pacifico (Anief): “Il diploma magistrale a indirizzo sperimentale linguistico conseguito entro l'anno scolastico 2001/2002 ha pieno valore di abilitazione all'insegnamento, questo è finalmente chiaro anche all'Amministrazione che non poteva interpretare in modo restrittivo e arbitrario la normativa primaria di riferimento. Non possiamo che essere soddisfatti dei risultati ottenuti grazie alla costanza e alla professionalità dei nostri legali per la tutela dei diritti dei docenti abilitati con diploma magistrale”
Il Ministro dell’istruzione Lucia Azzolina sul TFA sostegno ha recentemente confermato che a breve partirà il quinto ciclo per formare nuovi docenti di sostegno.
Il bando, sarà avviato per 14mila posti che erano stati preventivati cui si aggiungeranno 7mila degli idonei, in totale 21 mila posti i posti a disposizione
L’anzianità di servizio può essere oggetto di verifica giudiziale senza termine di tempo, purché sussista nel ricorrente l’interesse ad agire: lo hanno stabilito i giudici “ermellini”, con l’ordinanza 2232/2020 del 30 gennaio, in base alla quale d’ora in poi l’effettiva anzianità di servizio, comprendente gli anni di lavoro precedenti all’immissione in ruolo può essere sempre accertata. Determinando, in questo modo, il riconoscimento degli scatti di anzianità successiva e un più alto inquadramento stipendiale, proprio per effetto del riconoscimento di un numero maggiore di anni di anzianità. Ne consegue che non ha più senso il termine decennale sino ad oggi imposto dall’amministrazione per farsi riconoscere gli anni pre-ruolo che nella scuola sono una prassi per l’80% del personale assunto: il lavoratore, docente o Ata, ha quindi sempre titolo a chiedere la ricostruzione di carriera, per essere in questo modo collocato in un “gradone” di spettanza superiore e quindi percepire uno stipendio maggiore. Tutti gli interessati alla nuova collocazione di fascia e a recuperare il maltolto, possono contattare la sede Anief più vicina.
Marcello Pacifico (Anief): “Con l’ordinanza della Cassazione, tutti coloro che possono vantare periodi di pre-ruolo anche oltre il primo quadriennio previsto sempre dal Testo unico della scuola, hanno ora facoltà di presentare la domanda in qualsiasi momento della loro carriera. Anche diversi anni dopo il primo quinquennio. Se a questo si aggiunge la recente decisione, sempre della Cassazione, di disapplicare il decreto legislativo 297/94, insieme alle norme contrattuali, poiché in contrasto con la clausola 4 della direttiva UE n. 70/99, la stessa che ha riconosciuto la parità di trattamento economica tra il personale di ruolo e precario, possiamo senza dubbio dire che siamo dinanzi ad svolta storica, che può andare ad innalzare lo stipendio di almeno 400 mila docenti e Ata”
Costerà caro al Miur avere mantenuto immutato, senza ridurlo, il numero dei componenti delle commissioni dei concorsi in via di approvazione e continuare a negare loro anche l’esonero dal servizio per i componenti: la richiesta disattesa, farà sì che “il reperimento dei commissari per i concorsi scuola sarà ancora una volta e forse più di prima un problema che potrebbe ostacolare il regolare svolgimento dei concorsi scuola e ritardarne i tempi di esecuzione”, scrive Tuttoscuola. Un ‘no’ che “può forse trovare giustificazione nel fatto che l’esonero dal servizio di migliaia di commissari comporterebbe un costo notevole per supplenze e che comunque dovrebbe essere autorizzato dal Mef”.
Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “questi compensi sono rigorosamente lordi, quindi vanno sempre praticamente dimezzati. Quindi, si tratta di poco più di un obolo, come al solito. E pensare di convincere un docente o un dirigente scolastico ad assumersi responsabilità enormi, viaggiare anche centinaia di chilometri, senza un’ora di esonero, equivale a un assurdo. Lo Stato vuole fare come sempre: le nozze con i fichi secchi. Tanto è vero che poi ricorre ai pensionati, magari anche da diversi anni. Ma come possiamo pensare di potere elevare il livello delle selezioni ed accelerarne i tempi in queste condizioni?”
intervista_08_040220 from Anief on Vimeo.
Ieri, in occasione del question time alla Camera, il Ministro Azzolina dell’istruzione ha annunciato che i concorsi a cattedra saranno banditi in tempi molto brevi. All’apertura dei lavori, ha ribadito che si impegnerà affinché nelle scuole sia garantita la continuità didattica per gli studenti, coprendo quanti più posti possibili con docenti di ruolo e diminuendo il precariato
Il ricorso sarà presentato al Tar del Lazio avverso l’esclusione del personale docente della scuola primaria/infanzia con tre anni di servizio dal concorso riservato 2019. Per preaderire, clicca qui
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