L'accusa arriva dal presidente nazionale dell'Anief, Marcello Pacifico: Sui posti di sostegno stiamo chiedendo il commissariamento del Miur, perché quasi la metà delle cattedre non viene assegnata ai ruoli, come per quelli relativi alle sezioni Primavera nella scuola dell'infanzia e ai 20 mila relativi ai nuovi profili previsti per il personale Ata mai attivati. Andremo fino in fondo perché la precarietà si sconfigge a partire dalla definizione corretta dell'organico di diritto.
Soltanto uno su tre dei precari con 36 mesi prenderà il ruolo, mentre in 100 mila, tra cui molti insegnanti già oggi abilitati, continueranno a fare i supplenti. Della proposta di stabilizzazione presentata dal presidente della Lega della VII Commissione del Senato, alla quale anche FdI ha dato il suo appoggio, non se ne è fatto niente.
Marcello Pacifico (presidente Anief): Non è con le promesse o con i contentini che si risolvono i tanti problemi ancora pendenti presso i tribunali e la Commissione europea. Per le stabilizzazioni bisogna ripristinare il vecchio doppio canale di reclutamento.
Si stanno svolgendo le prove orali del concorso per dirigente scolastico. È iniziato per tutti il rush finale che determinerà i nuovi vincitori. La posta in gioco è troppo alta per abbassare la guardia e prepararsi sommariamente. Occorre molta concentrazione, una strategia incisiva e la supervisione di formatori di qualità.
La Festa della Repubblica del 2019 potrebbe essere l'ultima per come la conosciamo. La regionalizzazione dei servizi garantiti dallo Stato voluta dalla Lega ha l'obiettivo di certificare l'esistenza di due Italia: una del Nord, dove dirottare tutte le risorse disponibili, e l'altra del Sud, da abbandonare dopo averla saccheggiata. Il passaggio del personale della scuola ne è l'esempio. Piuttosto che produrre organici del personale differenziati, il Governo si impegna a differenziare i livelli essenziali d'istruzione.
Marcello Pacifico (presidente Anief): Difenderemo l’unità del sistema d’Istruzione sino alla fine, davanti la Consulta e nelle piazze l'unità del nostro Paese.
Moderazione nell’assegnare i compiti per le vacanze estive in vista della fine dell’anno scolastico: a chiederlo ai docenti è stato il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti, nel corso di una visita alla scuola media statale “Nuccia Casula” di Jerago, istituto dove iniziò la sua carriera di docente. Secondo il presidente Anief, Marcello Pacifico, come consiglio generale quello del ministro può andare bene, ma a due condizioni: la prima è che studi tanto lui durante l'estate, perché la scuola così com'è andrà sempre peggio; la seconda è che si ricordi una volta per tutte che se un insegnante decide di destinare a degli alunni più o meno compiti, lo fa con cognizione di causa e sempre per il loro bene.
Il sindacato ritiene la misura insufficiente per debellare la piaga del precariato scolastico in procinto di essere avviata dal ministero dell’Istruzione, che salva circa 24 mila supplenti abbandonando tutti gli altri. Marcello Pacifico (Anief): Così non si risolve niente. Non servono assunzioni una tantum ma soluzioni a regime. Il giovane sindacato boccia la proposta unitaria dei sindacati rappresentativi sul reclutamento e rilancia con la richiesta di riapertura delle GaE, immissioni in ruolo da graduatorie d'istituto, assunzione di tutti gli idonei delle graduatorie di merito e delle GRME, oltre alla conferma dei ruoli di chi è stato assunto con riserva. Per gli Ata si chiede l’avvio dei passaggi verticali per tutti i profili e quote riservate nel concorso Dsga per gli amministrativi facenti funzione nel ruolo superiore. Scarica il documento inviato dal sindacato al Miur.
Ieri si è svolto, presso l’Aran, l'incontro tra le confederazioni sindacali per il rinnovo degli accordi quadro su comparti aree e rappresentatività. Teleborsa ha intervistato Pacifico.
Marcello Pacifico (Anief): Daremo voce ai lavoratori della scuola, porteremo avanti le loro istanze, affinché la professionalità venga tutelata e tale cambiamento possa tradursi in un miglioramento dei servizi di tutti i cittadini.
Il ministro dell'Istruzione continua a dire che non ci saranno problemi e che le prove simulate sono bastate a far comprendere le novità. Invece, tra quasi mezzo milione di studenti e i loro insegnanti, continuano a permanere i dubbi. Ecco perché.
La nostra struttura copre tutte le regioni italiane.
Siamo presenti in tutte le province.