Sulle Graduatorie ad Esaurimento, l’Anief vince ancora nelle aule di giustizia: con una esemplare Ordinanza, la n. 624 del 2018, i magistrati hanno riaperto le liste di attesa per i laureati entro l’anno 2010/2011 e a coloro che hanno concluso gli studi accademici successivamente. Per l’organismo di giustizia amministrativa, il Miur ha “erroneamente tralasciato la posizione di detti docenti così abilitati”, pertanto “il loro interesse all’iscrizione alle GAE s’attualizza man mano che pervengono all’abilitazione ed in relazione al primo DM utile”. Viene così accolto l'appello patrocinato dal giovane sindacato in attesa “dell'udienza di merito”.
Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Il Ministero dell’Istruzione è manchevole, perché avrebbe dovuto nel bando 2017 di scioglimento della riserva avverare quanto previsto dalla Legge 14/2012. Ancora una volta il nostro sindacato ha invece interpretato correttamente il diritto, tutelando gli interessi dei lavoratori. Ora serve una soluzione politica che riapra le Graduatorie ad esaurimento a tutto il personale abilitato dopo il disastro della Buona scuola e tutto questo deve avvenire indipendentemente dalla fase transitoria che riguarda le graduatorie di merito. Quanto sostiene il primo partito dell’attuale Governo, ovvero lasciare blindate le GaE, non farebbe altro che alimentare il contenzioso, visto il crescente numero di precari abilitati negli ultimi anni che si sono rivolti a noi perché non ci stanno ad essere discriminati e trattati come docenti di serie inferiori.